La turbolenza che ha colpito l’aereo della Singapore Airlines? I parassiti di Rai News si sono affrettati a scrivere che sia causata dai cambiamenti climatici e, come dei veri maghi Otelma, arrivano a fare previsioni insensate per i prossimi anni

tratto da Rainews

Non è ancora chiara la dinamica della morte di un anziano passeggero di 73 anni a bordo del volo SQ321 Singapore Airlines, partito da Londra e costretto a un atterraggio di emergenza a Bangkok, dopo aver attraversato una violentissima turbolenza. Si ipotizza un infarto, dovuto allo spavento per le precarie condizioni di volo, che hanno prodotto una caduta di duemila metri in pochi minuti. La tempesta dentro la quale si è trovato il velivolo (si è parlato di una “sacca d’aria”) ha causato scene di panico a bordo, l’apertura delle cappelliere, la fuoriuscita delle maschere d’ossigeno, il caos a terra, tra cibo e oggetti.

Dal 1979 hanno causato la morte di sole tre persone su voli commerciali

Quel che è certo è che si tratta di un’evenienza rarissima ma non priva di precedenti. Dal 1979, ovvero da quando i moderni sistemi satellitari consentono di rilevarle, le turbolenze hanno causato il decesso di tre persone a bordo di voli commerciali, l’ultimo dei quali nel 2009, riferisce la Federal Aviation Administration (Faa) statunitense.

I pochi secondi in cui un vuoto d’aria causa la rapida perdita di quota dell’aereo possono essere ricordati come tra i più terrificanti della propria vita, anche da una persona che non abbia paura di volare. Proprio per questo si è ipotizzato che sarebbe stato un attacco cardiaco a stroncare il passeggero britannico sfortunatamente deceduto sulla tratta Londra-Singapore.

Le turbolenze: cosa sono, le cause e come vengono suddivise

La turbolenza è un movimento d’aria irregolare che provoca mutamenti repentini nell’altitudine o nell’angolo d’attacco dell’aereo. Le cause possono essere molteplici: la pressione atmosferica, l’aria intorno alle montagne, le tempeste o le correnti a getto, veloci flussi d’aria nei livelli superiori dell’atmosfera. Le turbolenze vengono classificate in tre categorie: le “leggere”, che ad altezza di crociera riguardano il 3% dell’atmosfera; le “moderate”, che ne riguardano l’1%, e le “severe”, come quella del volo Singapore Airlines, la cui incidenza è limitata a pochi decimali.

Le più pericolose

Uno dei tipi più pericolosi di turbolenza è quella conosciuta come turbolenza in aria libera, che non dà alcun avvertimento visibile e spesso si verifica quando i piloti non hanno acceso il segnale della cintura di sicurezza allacciata. Si tratta di un fenomeno che, secondo numerosi esperti, è destinato ad aumentare a causa del cambiamento climatico, che sta causando maggiore instabilità nelle correnti a getto e accelerando la velocità del vento.

Il cambiamento climatico le farà raddoppiare da qui al 2050

Secondo gli esperi, nel 2050 i piloti dovranno aspettarsi di avere a che fare con il doppio delle turbolenze in aria libera registrate al momento. In ogni caso, una turbolenza non è in grado di far precipitare un aereo di linea. Meno rassicuranti i dati su jet privati a ultraleggeri, che quando attraversano una turbolenza intensa rischiano di schiantarsi al suolo. Secondo la Faa, su questo tipo di velivoli le turbolenze hanno mietuto ben 38 vittime dal 2009 al 2022.

L’importanza di avere le cinture allacciate

Se si è seduti al proprio posto, con la cintura di sicurezza ben allacciata e il tavolino chiuso, il rischio di farsi male è però bassissimo. Se si è invece in piedi, si può venire sbattuti con violenza contro il soffitto o le cappelliere o essere colpiti da bagagli e altri oggetti presenti in cabina. Sarebbe questa, infatti, la causa principale dei gravi ferimenti alla testa che hanno toccato la trentina di persone del volo SQ321.

Per lo stesso motivo, l’80% delle 146 persone ferite in modo “serio” a bordo di voli di linea dal 2009 al 2022 è composto da membri dell’equipaggio, che quando servono i pasti rischiano di farsi travolgere da un pesante carrello che trasporta bevande bollenti

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