Auto elettrica, crollo totale nelle borse di tutto il mondo! Hanno fatto il conto: negli ultimi sei mesi si parla di centinaia di miliardi di dollari andati in fumo

Aggiornamento sullo stato di salute dei produttori di auto a pile 

di Alex Swan

Gli ultimi dati da oltreoceano parlano chiaro: la bolla dei veicoli elettrici è scoppiata.

La capitalizzazione di mercato massima e combinata delle startup di EV (Nikola, Fisker, Rivian Automotive, Lucid, NIO, XPeng, Polestar Automotive, Canoo e Lordstown Motors),  è stata in totale di circa 470 miliardi di dollari. I picchi si sono verificati tra il 2019 e il 2021. 

Nel 2023 questo valore ha raggiunto un totale di 59 miliardi, un crollo dell’87% (bruciati 411 miliardi) rispetto ai tempi d’oro degli scorsi anni. 

Fra le start-up, NIO, XPeng e Rivian hanno rappresentato oltre l’80% delle vendite. Per il 2024 le previsioni sono in ulteriore calo, con il fatturato delle nove società di circa 36 miliardi di dollari, di cui il 70% probabilmente generato da NIO, XPeng e Rivian.

In tutto il settore, negli ultimi due anni sono stati spazzati via circa 1.400 miliardi di dollari.

Difficile comprendere persino  l’ordine di grandezza della cifra persa, vi dico solo che il ponte sullo stretto costerà 6,1 miliardi di euro. in pratica è come se in due anni, avessero costruito e raso al suolo 234 ponti di Messina, si chiama economia keynesiana circolare.

I segnali arrivati dal mercato, sono sconfortanti anche per le imprese che non sono startup.

General Motors e Ford hanno posticipato gli obiettivi di vendita e deciso di fermare la produzione di sole auto elettriche, virando sull’ibrido.

La capitalizzazione di mercato combinata di Stellantis e Volkswagen è passata dalla vetta di 425 miliardi di dollari a soli 220 miliardi, quasi il 50% in meno.

Nemmeno i più ‘forti’ del settore degli EV, però, se la stanno passando bene. 

La capitalizzazione combinata di Tesla, BYD e Li Auto è passata da 1.400 miliardi di dollari a 900 miliardi. Buona parte di questi valori negativi appartengono a Tesla, che è andata da 1.200 miliardi a 770, ovvero ha bruciato 430 miliardi di dollari in meno sei mesi.

Se davvero l’auto a pile è l’auto del futuro, pare che i mercati finanziari non lo abbiano compreso e non ci scommettono sopra nemmeno più un penny.

Serve una legge, servono incentivi. Serve obbligare le persone a comprarsi i bidoni elettrici.

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