“Ha un infarto e la sua Tesla lo porta all’ospedale” Guarda il tempismo, proprio mentre le vendite delle elettriche colano a picco, il mainstream ci regala la favola dell’uomo salvo solo grazia all’amata auto a pile. Roba da Cinegiornale luce

Un uomo ha un infarto e la sua Tesla  FSD, cioè la pila con le ruote, con il pilota automatico lo trasporta in ospedale salvandogli la vita!

Blade Runner a confronto è un manga! Ora gli annichiliti plurisierati che ‘vivono’ con la paura del malore si compreranno una bella Tesla…  Oramai siamo all’apoteosi dell’assurdo. Non sanno più come tirare su le vendite visto che sempre più gente sta uscendo dalla narcosi.

Ha un infarto, Tesla guida da sola e gli salva la vita portandolo in ospedale

Mai come in questo caso si può dire che la tecnologia sia stata al servizio dell’uomo: MaxPaul Franklin è un produttore televisivo americano in Carolina del Nord. Nella notte tra l’1 e 2 aprile, improvvisamente, ha un doppio malore mentre si trova a casa: basso livello di glucosio nel sangue perché non funziona più la pompa dell’insulina e un principio di infarto come scoprirà soltanto in un secondo momento in ospedale. La soluzione più immediata sarebbe stata quella di prendere un’ambulanza ma lui possiede una Tesla Model Y: salito in auto, il mezzo si mette a guidare autonomanente verso il pronto soccorso dove arriva tempestivamente per tutti i controlli del caso.

Cos’è la guida autonoma

La storia sta facendo il giro del mondo sui social, soprattutto su X dove Elon Musk giustamente gongola perché il suo gioiello tecnologico ha salvato la vita a Franklin. “Sono contento che Tesla FSD fosse lì per aiutarti e che tu ti senta bene!”, scrive il magnate sul proprio account condividendo il racconto dell’uomo che ha già ottenuto quasi 24 milioni di visualizzazioni. Ma cosa significa l’acronimo di cui ha parlato Musk? Si tratta del Full Self-Driving, traduzione letterale di Guida completamente autonoma che doveva essere già pronta alcuni anni fa ma che negli stati uniti è stata “sbloccata” soltanto il 1° aprile. Poche ore dopo il produttore si sentirà male, una tempestività davvero incredibile. Abitando in periferia, un mezzo di soccorso sarebbe arrivato mediamente dopo una ventina di minuti, troppo tempo considerando che l’auto era pronta e disponibile per partire immediatamente.

Il racconto dell’uomo

Non avendo tempo da perdere, mi sono rivolto alla mia Model Y per ricevere assistenza. Attivando la nuova funzionalità Full Self-Driving con un semplice doppio clic sulla leva del piantone dello sterzo, sono rimasto sbalordito dai risultati”, ha commentato Franklin nel suo account X. La Tesla ha percorso 13 miglia in direzione dell’ospedale più vicino, quasi 21 km, senza alcun intervento da parte dell’uomo: all’arrivo l’auto ha anche parcheggiato in autonomia mentre il paziente consultava con urgenza un medico. “Nonostante abbia subìto un lieve infarto, ho lasciato l’ospedale senza restrizioni sul mio regime di esercizi, a testimonianza della risposta rapida ed efficiente facilitata dal veicolo e dei medici del VA Medical Center”, sottolinea.

L’uomo possiede anche svariate auto di lusso tra cui Porsche, Mercedes, Bmw, Acura e Cadillac ma dopo quanto accaduto ha sottolineato che Tesla rappresenta “l’apice dell’innovazione automobilistica oggi. Le sue capacità salvavita nei momenti critici ne sottolineano la superiorità. Il salto dai veicoli tradizionali alla funzionalità Full Self-Driving di Tesla è come passare da un telefono base a uno smartphone”. Insomma, il salto in avanti con questo tipo di tecnologia è incredibile: già in due settimane molti americani che possiedono questo veicolo con funzione Fsd si sono accorti del salto di qualità. Questo tipo di auto è “supervisionata”: ciò significa che ogni conducente, in qualsiasi momento, può riprendere il controllo della sua vettura.

Non sono, però, mancate le critiche di chi sostiene che sia troppo pericoloso definire una vettura con l’acronimo di Full Self-Drivign che sarebbe “fuorviante e irresponsabile“.

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2 comments
  1. E’ un pò come quello che si è iniettato non so quante dosi dichiarando che non gli hanno fatto nulla. Sono veramente idioti anche nel cercare di correre ai ripari. L’evidenza e palese, l’idiota resterà sempre idiota.

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