Morto a 70 anni dopo la dose di sacro siero: dimostrato il nesso, arriva il risarcimento. Ma non finisce qui: adesso i legali presentano ricorso al Ministero

Hanno dovuto ricorrere all’aiuto degli avvocati i parenti di un 70enne molisano deceduto dopo essersi sottoposto al vaccino anti-Covid. Che non riavranno indietro il loro caro, e nessuna cifra potrà lenire il dolore per la loro perdita. Ma almeno sono riusciti a dimostrare il nesso fra la vaccinazione e la morte dell’uomo e a portare il caso all’attenzione di tutti. Visto il muro di omertà che circonda questi casi, non è poco. La tragedia si è consumata due anni fa. L’anziano signore residente in un Paese del Basso Molise, come tanti altri si era recato in uno dei centri vaccinali predisposti dalla Regione. Pochi giorni dopo essere stato inoculato, l’uomo si è sentito male e ha cominciato ad accusare seri problemi. Dopo una serie di malori è stato ricoverato in ospedale, dove i medici hanno tentato inutilmente di salvarlo.

Dopo venti giorni di calvario, il 70enne è deceduto. I familiari si sono attivati immediatamente per capire le cause della morte del loro congiunto. Che era solito sottoporsi a esami regolari, e quelli eseguiti poco prima del vaccino avevano certificato il suo ottimo stato di salute. A quel punto, grazie anche all’intervento dei legali Giuseppe Fazio e Quirino Mescia, la salma della vittima è stata sottoposta ad autopsia. Con risultati chiari: le cause del decesso erano riconducibili alla somministrazione del siero anti-Covid. Di fronte a questi risultati, la Regione Molise e l’Associazione Sanitaria regionale sono state costrette a risarcire i parenti del 70enne.

La cifra riconosciuta per il decesso dell’uomo è stata quantificata in 100.000 euro. Quello che viene definito, nel gergo delle assicurazioni, il “capitale umano”. Ma perlomeno ai parenti è stato riconosciuto il danno subito. E per una volta, grazie all’attenzione con cui l’uomo curava la sua salute, è stato possibile certificare che il vaccino ha provocato la morte di una persona. La tragica storia, peraltro, potrebbe non finire qui. I due legali che seguono la famiglia, infatti, potrebbero annunciare altri ricorsi da presentare al Ministero della Salute. Non si escludono perciò ulteriori novità.

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