Chiara Ferragni, fine della fiera! Dopo Safilo e Coca Cola siamo alla fuga degli sponsor che l’hanno resa ricca

Che stia giungendo l’ora della “fine” di Chiara Ferragni dopo la chiusura dei contratti da parte dei maggiori brand affiliati all’imprenditrice di Cuneo? Questa è la voce che circola dopo l’addio di Safilo e Coca-Cola: lo scandalo del pandoro porta con sé strascichi inevitabili e l’immagine dell’influencer sta crollando. In queste ore i suoi legali stanno preparando il materiale necessario per poter difendere la propria assistita, che presto sarà ascoltata in Procura dopo l’indagine aperta a suo carico per truffa aggravata.

E mentre dalla Procura di Milano si cercano di stabilire le identità dei primi testimoni interrogati, le notizie che giungono non sono rassicuranti per l’imprenditrice digitale, la quale fa fronte anche al crollo incessante di follower sui social. Il sito Not Just Analytics sostiene che la regina di Instagram abbia perso ben 226mila follower in questo turbolento mese, il più difficile della sua giovane, ma prolifica, carriera. Una “violazione di impegni contrattuali” da parte di Chiara avrebbe scoraggiato il brand di Safilo a proseguire la collaborazione con l’influencer. La produzione e distribuzione d’occhiali da vista con tanto di marchio della cremonese sono ormai un vecchio ricordo: Safilo è stato il primo grande sponsor a dire “addio” a Chiara.

Ferragni, dopo Safilo e Coca-Cola, ecco chi potrebbe lasciare

A seguire, la multinazionale della celebre bibita ha scelto di “sospendere” lo spot promozionale che era stato girato lo scorso mese e che sarebbe stato trasmesso in Italia a partire da fine gennaio: ovviamente non se ne farà più nulla. Ci sono poi altri brand che non hanno ancora ufficializzato la propria posizione, ma si dice che siano in procinto di farlo. Sono sponsor con contratto già attivo con l’influencer, pronti però a porre fine allo stesso dinanzi ai fatti recenti, seguendo anche le mosse degli altri brand. Monnalisa pare essere il prossimo grande marchio pronto a lasciare: si tratta di un brand che produce vestiti per bambini. “Stiamo facendo valutazioni”, ha detto la direttrice creativa Barbara Baertocci in un’intervista rapida a Repubblica.

Ma il crollo dell’influencer è totale e colpisce su più fronti: non solo i brand se ne vanno, ma gli stessi store della Ferragni sembrano soffrire di un problema che finora non li ha mai riguardati, ovvero “la crisi”. All’esterno e all’interno dei suoi negozi non c’è più quella fila di persone pronte ad acquistare prodotti griffati dall’influencer. “Ormai è caduta in declino”, affermano i passanti. Ci sono poi brand che hanno rappresentato le certezze del business di Chiara. Certezze pronte a crollare in men che non si dica dopo l’esplosione dello scandalo del pandoro. Tod’s, Calzedonia, Intimissimi, Morellato, Pantene, Nespresso e Arval Cosmetici potrebbero presto seguire Safilo e Coca-Cola. E in questo caso il clamore sarebbe doppio per via degli anni di collaborazione passata.

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