In un tragico incidente stradale avvenuto sulla strada provinciale tra Trani e Corato, in Puglia, una famiglia è stata distrutta, lasciando gravi conseguenze per i sopravvissuti. Il drammatico scontro, avvenuto venerdì sera, ha visto la morte di Vincenzo Lafiandra, 37 anni, e di Saviano Calvano, 82 anni, conducente dell’altra vettura coinvolta.
La moglie di Lafiandra, anch’essa di 37 anni, è attualmente in condizioni critiche. Dopo essere stata inizialmente trasportata all’ospedale di Andria, è stata urgentemente spostata al Policlinico di Bari per un intervento chirurgico presso il reparto di chirurgia vascolare. La donna è afflitta da fratture multiple al bacino e alle costole, ma la preoccupazione maggiore è per un grave danno all’aorta.
Anche i due figli della coppia sono stati gravemente coinvolti nell’incidente. Il figlio di sei anni, inizialmente trasportato all’ospedale di Barletta, è stato poi spostato al ‘Giovanni XXIII‘ di Bari. Sebbene abbia subito un trauma cranico e diverse fratture, le sue condizioni non sono particolarmente preoccupanti. La bambina di 20 mesi, con fratture craniche, è in prognosi riservata, ma al momento sembra che la sua situazione sia sotto controllo. Anche lei verrà trasferita al ‘Giovanni XXIII‘.
Le circostanze dell’incidente sono ancora oggetto di indagine. La Procura di Trani ha avviato un’inchiesta per omicidio stradale, mirata a fare chiarezza sulla dinamica degli eventi. L’incidente è avvenuto intorno alle 18, poco dopo lo svincolo per Bisceglie e Andria. La Peugeot guidata da Calvano, che viaggiava da solo, ha invaso la corsia opposta, scontrandosi frontalmente con l’Opel in cui viaggiava la famiglia Lafiandra. Dopo lo scontro, l’Opel ha coinvolto un’ulteriore auto, i cui occupanti hanno riportato solo lievi contusioni. Non si esclude che Calvano possa aver avuto un malore prima dell’incidente.
Questa tragedia ha scosso la comunità locale, lasciando un segno indelebile sulla vita di questa giovane famiglia e sollevando interrogativi sulla sicurezza stradale nella regione.
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