Dopo Giambruno tocca a Lollobrigida? Palazzo Chigi trema per un servizio pesantissimo sul ministro e marito di Arianna Meloni che riguarda la sua vita privata

Il cognato della premier sarebbe il “prossimo bersaglio” ma Ranucci smentisce. La voce é già arrivata a Palazzo Chigi. Retroscena

Report e le voci su un “servizio pesantissimo” su Lollobrigida. “Riguarda la sua vita privata”

Il governo Meloni trema, il caso Giambruno non sarebbe un episodio isolato. Report starebbe lavorando ad un “servizio pesantissimo” su Francesco Lollobrigida, il marito della sorella della premier Arianna e ministro dell’Agricoltura. A scriverlo oggi è Il Foglio, che ne parla anche se il conduttore Sigfrido Ranucci smentisce. Paolo Corsini, direttore dell’approfondimento della Rai, mette subito le mani avanti e fa sapere che non sa cosa la trasmissione manderà in onda. E così, dopo i fuorionda di Striscia la notizia su Andrea Giambruno, dentro Fratelli d’Italia si teme per il materiale prodotto sul ministro dell’Agricoltura. L’indiscrezione esce mentre la trasmissione di Rai3 è sotto accusa per la puntata dedicata all’eredità di Silvio Berlusconi. Ma è il “prossimo bersaglio” a fare paura adesso. Sarebbe appunto Lollobrigida. E si parlerebbe di “vicende non penali, che riguardano la sua vita privata“.

Lollobrigida è infatti il marito della sorella di Giorgia Meloni, Arianna. La voce – prosegue Il Foglio – sarebbe già arrivata a Palazzo Chigi. Meloni teme, e non da oggi, che chi vuole colpirla abbia individuato in Giambruno e nel cognato, con le loro debolezze maschili, facili bersagli. E questo rafforza la sua sindrome d’accerchiamento. “Gli altri continuino pure a rotolarsi nel fango, noi voleremo alti. Sono convinti che alla fine riusciranno a farci perdere la calma? Sinora l’hanno persa solo loro perché le nostre spalle sono larghe, la nostra coscienza è a posto”, ha detto Meloni nel video in cui si giustificava per l’assenza all’evento di FdI. Magari pensando proprio a quello che bolliva in pentola riguardo al cognato.

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  1. Chissà perchè mi ricorda tanto il golpe del 2011 quando venne fatto cadere Berlusconi grazie al gossip e ai servizi mediatici sulle sue scappatelle e allo spread, assunto in quel frangente a indice di affidabilità di uno stato. Ora colpiscono gli uomini vicini alla premier e guarda caso anche la finanza sta lavorando ancora sullo spread. Ci stanno preparando al nuovo governo tecnico sinistroide, è vero che l’attuale governo sta facendo molto poco del programma elettorale ma un governo tecnico porterà avanti le istanze del wef alla velocità della luce.

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