Dopo le ammissioni ufficiali sugli effetti avversi non si deve guardare in faccia nessuno: lo scrive tra le righe il costituzionalista Vincenzo Baldini

“Ora anche Pfizer ammette che molte morti (circa 3000) possano essere collegate agli effetti del vaccino. Di tali morti e di patologie gravi vanno individuati i responsabili, nella sfera politico-istituzionale come in quella tecnico-scientifica.

In uno stato di diritto che funzioni gli autori di condotte anche costituzionalmente illecite vanno sottoposti a giudizio di responsabilità per la loro condotta. Non passi mai l’idea di personalità istituzionali e politiche “legibus (et Constitutione) solutus”.

L’assunzione non di rado di impegni politico-istituzionali (ministri, autorità indipendenti o altro) di giudici costituzionali dopo la fine del loro mandato presso la corte costituzionale, li espone in principio alle inflessioni della politica.

Solo quando i responsabili subiranno le sanzioni che l’ordinamento giudico prevede per essi (sulla premessa di un’impossible applicazione dell’art. 50 c.p.) potrà ripristinarsi l’affidamento nello stato di diritto ed avviarsi una vera fase di riconciliazione sociale.

Forse se fossero state valutate anche il giudizio della Corte Costituzionale sulla legittimità del green pass e dell’obbligo vaccinale doveva essere diverso.

Sarebbe opportuna una legge costituzionale per sancire il divieto assoluto e permanente per gli ex giudici costituzionali di ricoprire in futuro incarichi istituzionali, lo status di parlamentare o svolgere altri ruoli politici. Una garanzia di rafforzamento dello stato di diritto.

Lo spazio di esercizio dei diritti costituzionali può essere limitato soltanto da una legge del parlamento. Un regolamento comunitario non può (non deve) farlo giacché una disciplina europea che generi limiti alle libertà costituzionali supera la sfera delle attribuzioni dell’UE.

La UE rimprovera E.Musk per la troppa disinformazione su Twitter. Il conflitto tra libertà cost/le e diritto comunitario è troppo evidente per non sollevare una questione di compatibilità tra ordinamenti…anche i diritti interni inviolabili si infeudano al diritto sovranazionale?

Facebook censura lo spettacolo (deprecabile…) dei fischi del pubblico allo stadio durante il minuto di silenzio in onore dell’ex Capo di Stato defunto. Sembra essere divenuta ordinaria la limitazione di ogni espressione di pensiero sgradita alle istituzioni della politica.

In questo modo, però, la garanzia dell’art. 21 Cost. , fondamentale per l’effettivita’ dell’ordinamento democratico, oltre che per il pieno sviluppo della persona, risulta priva di un’efficacia, anche di ordine formale formale (provvedimento dell’autorità giudiziaria)…”

Lo scrive su X il prof. Vincenzo Baldini, professore ordinario di diritto costituzionale Università di Cassino e del Lazio Meridionale.

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