Scene surreali quelle filmate a Porta Palazzo, a Torino qualche tempo fa: un ladro resta bloccato in auto e chiede di essere liberato proprio al proprietario, il regista di cortometraggi Franco Dipietro
Immagini incredibili quelle che provengono da Porta Palazzo, a Torino: un ladro rimane incastrato nellāauto che stava per rubare. Non ĆØ lāinizio di una barzelletta, bensƬ quanto accaduto in via Priocca, nel capoluogo piemontese. Come si vede dalle immagini, cāĆØ il regista Franco Dipietro che osserva la scena impietrito. Il ladro sbatte i pugni contro il finestrino, si dimena, vuole uscire: si tratta di un extrracomunitario che pare fosse anche ubriaco al momento dei fatti. āFammi uscire, fammi uscireā, insiste il malvivente. āStai buono, mi hai distrutto la macchinaā, replica Dipietro, incredulo davanti alla scena.
Lāarrivo dei carabinieri: āStavano provando a rubarmi lāauto in dueā
Come si nota dal filmato, Dipietro viene invogliato a chiamare le forze dellāordine. āEro appena arrivato con il direttore della fotografia e stavamo scaricando il materiale per il primo giorno di proveā, ha spiegato in un secondo momento il regista, in zona in quei giorni per girare un nuovo cortometraggio. āDal ballatoio al primo piano ho visto armeggiare due uominiā. Li aveva praticamente colti in flagrante: āHo capito che stavano facendo qualcosa alla macchina, ho chiamato il direttore della fotografia e siamo scesi al pianterrenoā.
LƬ la sorpresa: mentre uno dei malviventi era riuscito a fuggire via, lāaltro ĆØ rimasto bloccato allāinterno dellāauto. Lo sportello non voleva proprio sentire ragioni: non si apriva in alcun modo. Quantomeno dallāinterno del veicolo. CosƬ, in quei concitati minuti, il ladro era ormai braccato: anche se fosse riuscito ad uscire dalla macchina, si sarebbe ritrovato tantissime persone attorno che, probabilmente, non avrebbero permesso il suo allontanamento prima che arrivassero i militari. Le immagini sono state immortalate e condivise sui social, dove hanno fatto il pieno di commenti ironici e sarcastici. Allāarrivo dei carabinieri, questi hanno chiesto di chiudere le registrazioni con gli smartphone.
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