Rapimento di Kata, i genitori hanno taciuto informazioni importanti: dopo lo zio, anche loro nel mirino degli investigatori

Dopo lo zio adesso tocca ai genitori di Kata, la bambina di 5 anni scomparsa a Firenze, i quali avrebbero “taciuto importanti informazioni sul rapimento”. Nel decreto di perquisizione per Miguel Angel Ramon Chicllo e Katherine Alvarez, emerge come la scomparsa della piccola sia “maturata all’interno dei rapporti conflittuali che sono sfociati in aspre contese nell’ambito dell’occupazione abusiva dell’hotel Astor”. Ed a sostegno di ciò c’è anche la denuncia presentata da un occupante che spiega di esser stato “picchiato” dai genitori di Kata.

Kata scomparsa a Firenze, il giudice: “I genitori hanno taciuto importanti informazioni sul rapimento”

Per gli inquirenti “faide tra i parenti della famiglia Alvarez e gruppi di peruviani, ecuadoregni e romeni che occupavano l’hotel per il possesso e la gestione illecita delle stanze per le quali erano richieste”, erano all’ordine del giorno. Il sequestro dei cellulari dei genitori di Kata serve per capire se ci siano mail o chat utili per fornire un’indicazione sulla scomparsa della bambina. Nella giornata di ieri è stato arrestato lo zio materno Abel, conosciuto come Dominique ed altri tre uomini, colpevoli secondo l’accusa di “essere i responsabili di un raid punitivo nei confronti di due persone che si sarebbero rifiutate di pagare l’affitto per due stanze dell’ex hotel Astor”.

Dietro alle intimidazioni, violenze, risse e agli sfratti improvvisati si nascondevano enormi “somme di denaro” che venivano richieste. È proprio il racket degli affitti la pista privilegiata dagli inquirenti per riuscire a risalire al vero motivo per cui Kata il 10 giugno scorso fece sparire le proprie tracce. Quasi due mesi nei quali si sono susseguiti video, immagini, testimonianze e poche vere conclusioni.

I genitori denunciati da un occupante

Adesso come detto a finire nell’occhio del ciclone sono i genitori della piccola Kata, specie dopo la testimonianza di un peruviano che racconta di aver denunciato i due lo scorso marzo perché colpevoli di averlo colpito con violenza durante una discussione. È quanto si ricava dall’ordinanza di custodia cautelare con cui oggi il gip Angelo Pezzuti ha ordinato l’arresto in carcere dei quattro peruviani.

La discussione ebbe luogo il 22 marzo 2023 alle ore 22:30, nella quale il denunciante “era stato colpito da Miguel Angel Chicclo Romero ‘con pugni al volto” dalla fidanzata di quest’ultimo, Katherine Alvarez, “che lo aveva graffiato con le unghie sul braccio sinistro e sulla faccia” da Marlon, vale a dire il fratello di Miguel, zio paterno di Kata, “con violenti pugni al fianco destro e sulla schiena”.

Uno dei peruviani arrestati, Carlos, si sarebbe reso protagonista di minacce, richieste di soldi, violenze. Egli veniva considerato il ras dell’Astor. Lo scorso 28 maggio l’episodio che fece più scalpore. Una decina di giorni prima che Kata scomparisse, un ecuadoriano venne defenestrato dal palazzo e vennero compiute irruzioni nelle camere per cacciare alcuni occupanti, per venderle ad altri. Dietro questi gesti c’erano Carlos e Dominique.

Dall’interrogatorio del 13 giugno scorso, Marlon spiegava che “ogni volta che una famiglia andava via, loro acquistavano il diritto ad entrare nella stanza e la rivendevano a chi ne faceva richiesta e che “erano soliti vendere una stanza piccola a 800 euro una tantum mentre quelle con il bagno a 1.200 euro una tantum.

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