di Angelo Vitolo per L’Identita
Almeno otto neonati ucraini sono stati portati illegalmente all’estero da una banda criminale che li vendeva a cittadini stranieri. Lo ha dichiarato il commissario per i diritti umani di Kiev.
L’organizzazione cercava donne in situazioni finanziarie difficili, offrendo loro denaro per far nascere bambini utilizzando donatori di sperma stranieri “con la scusa della maternità surrogata”, ha affermato Dmytro Lubinets.
“Il certificato di nascita dei bambini riportava l’indicazione del cliente straniero, che in seguito gli forniva le basi legali per portare il bambino fuori dal Paese”. Il costo di questi ‘servizi’ variava da 50mila a 70mila euro”, ha aggiunto su Telegram.
Lubinets ha detto che il problema è cresciuto esponenzialmente durante la guerra, con un aumento del rischio di traffico di esseri umani.
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