Bersani in diretta da Floris fa una severa reprimenda al direttore di Libero per via di un suo editoriale contro la Cgil, che nell’ordine del giorno approvato il 5 giugno all’Assemblea generale ha annunciato probabili mobilitazioni e scioperi contro le politiche di austerity del governo e la mancanza di un dialogo negoziale. Sallusti ha concluso il suo attacco (esteso anche all’Associazione Nazionale Magistrati e a una generica sinistra “non sana”), bollando i leader della Cgil come soggetti che fanno i propri interessi, che “non hanno mai lavorato un giorno” e che “pensano solo alla poltrona”.
“Lei oggi ha scritto una cosa che mi ha dato fastidio – spiega Bersani – Vorrei dirle che sia Maurizio Landini, sia Vincenzo Colla, che era il suo contendente al congresso, sono due metalmeccanici che hanno lavorato in fabbrica. Se poi lei viene con me e passiamo mezza giornata negli uffici di un patronato sindacale, poi alla sera ci diciamo, a quegli stipendi lì, se lavorano più loro o io o lei. Attenzione, Sallusti: anche il linguaggio conta“.
Sallusti ribatte: “Prendo atto che lei dica che i sindacati pagano troppo poco i loro dipendenti. Mi spiace”.
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