La lezione di Sgarbi al presidente dei partigiani che, per fare il fenomeno, rifiuta di dargli la mano durante la commemorazione tenutasi a Viterbo

“Da quando è finito il Covid ci si dà la mano, il presidente dell’Anpi ha preferito non darmela”: a dirlo è stato Vittorio Sgarbi, sottosegretario e assessore al Comune di Viterbo, nel momento in cui ha preso la parola sul palco in piazza San Lorenzo. All’inizio del suo intervento, inoltre, Sgarbi avrebbe ricevuto dei fischi dalle persone presenti. Nessun commento, per ora, da parte del presidente dell’Anpi Enrico Mezzetti.

LA LEZIONE DI SGARBI DAL PALCO (VIDEO)

Pare che in piazza ci fosse del malumore per la scelta di transennare l’area e intonare canti militari. “La manifestazione è stata militarizzata”: questo il motivo della contestazione da parte di Rifondazione comunista, Unione popolare, Cgil, Rete degli studenti e Arci.

In piazza hanno fischiato i canti militari e poi hanno cantato Bella ciao e altri brani partigiani. In un secondo momento, quando a prendere la parola è stato il sottosegretario, le persone avrebbero voltato le spalle, continuando con fischi e “buuu” all’indirizzo di politici e militari. “Io sono antifascista – ha esordito Sgarbi – e osservo che il comportamento di alcuni che si dicono antifascisti è intollerante e fascista. Così come voglio evidenziare che il presidente dell’Anpi Mezzetti non mi ha voluto dare la mano. Anche il comunismo ha portato la stessa violenza totalitaria come il fascismo”.

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