Madonna di Trevignano, sparita la sedicente veggente! La voce dei creduloni a lei vicini: “Ha prelevato tutti i soldi in banca ed ha lasciato l’Italia”

Alcuni fedeli molto vicini a Gisella Cardia e a suo marito Gianni da alcuni giorni hanno iniziato a dubitare di lei: “Ha prelevato tutti i soldi in banca ed ha lasciato l’Italia”.

Gisella Cardia e il marito Gianni avrebbero lasciato l’Italia. È quanto affermano alcuni seguaci della veggente di Trevignano in questa domenica di Pasqua. “Hanno prelevato un’ingente quantità di denaro dalla banca sia personale che dell’associazione, hanno staccato le utenze della casa in affitto a e hanno lasciato l’Italia in macchina, probabilmente hanno raggiunto il cugino di Gisella in Romania”. Ne sono convinti alcuni fedeli della cinquantatreenne, che hanno parlato con Fanpage.it. Da alcuni giorni stanno iniziando a nutrire dei dubbi sulla veridicità di quanto racconta la donna.

Gisella ha infatti lasciato Trevignano da un po’ per stare in tranquillità, certo è che non si trovi più nel paese sulle sponde del Lago di Bracciano e neanche nel convento di Bassano Romano in preghiera e raccoglimento, com’era emerso in un primo momento. C’è invece chi è convinto che sia in Polonia, dove ha un grande seguito di fedeli, oppure in Sicilia. Sicuro è il fatto che sia molto stanca e forse provata dall’attenzione mediatica che la vicenda intorno a lei ha suscitato. “Gisella non è scappata, non è all’estero ma si trova in Italia – spiega a Fanpage.it l’avvocata Anna Orlando – vive asserragliata con la paura di essere attaccata. Non è questo il caso, ma anche se si fosse allontanata per Pasqua come tantissimi altri italiani, dove sarebbe il problema?”.

L’amministrazione di Trevignano: “Eventi che ci inquietano”
Sulla vicenda delle apparizioni e della statuetta della Madonna che piange sangue l’amministrazione comunale di Trevignano Romano ha preso le distanze, ribadendo che ad intervenire spetti al Vaticano. Sul caso il vescovo Marco Salvi ha annunciato l’avvio di un’indagine previa per fare chiarezza. Oggi in occasione della Santa Pasqua il Comune ha diffuso un comunicato per i cittadini, nel quale scrive che “le celebrazioni arrivano in un periodo storico in cui gli avvenimenti relativi alle apparizioni e alla guerra in Ucraina si moltiplicano con sempre maggiore frequenza e commplessità […] Giorni di riflessione e di ascolto, ma anche di attestazioni, di grande unità, solidità e di coraggio cittadino dinanzi ad eventi che nulla hanno a che fare con il soprannaturale o col prodigio, ma che costellano e inquietano il nostro riserbo e il nostro proverbiale ritegno…”. Ora l’attenzione va alla data del prossimo 8 maggio, quando Gisella Cardia è attesa all’udienza presso il Tribunale di Civitavecchia.

“I messaggi di Gisella Cardia sono diabolici”
Luigi Avella, un fedele esperto di Teologia e Marianologia, che ha fatto una donazione al marito di Gisella e alla onlus Madonnina di Trevignano di 123mila euro, prima vicinissimo e assiduo frequentatore della casa della coppia, poi allontanatosene è convinto che imessaggi di Gisella Cardia siano diabolici: “I messaggi che la Madonna ha rivelato nella storia dell’umanità accolti dalla Chiesa cattolica come ad esempio quello rivelati ai pastorelli di Fatima o a Santa Bernadette a Lourdes e posso dire che quello che dice la veggente di Trevignano non ha nulla a che fare con la Vergine Maria, anzi sono convinto che nei suoi messaggi siano demoniaci, diabolici”.

“Ho donato 123mila euro alla Madonna di Trevignano”
“Quando ho conosciuto Gisella Cardia inizialmente ero molto scettico poi mi sono fidato e per anni ho frequentato casa sua. Di mia spontanea iniziativa nel 2020 ho regalato una grande statua della Madonna e ho fatto una donazione di 123mila euro con bonifico tracciabile, 30 mila al marito della veggente Gianni e il resto alla Onlus Madonnina di Trevignano, chiedendo che questi soldi venissero destinati ad opere di bene e alla Madonna. Stavo passando un momento difficile, mia moglie aveva avuto un brutto incidente stradale e ho sentito il desiderio di ringraziare la Madonna, di finanziare qualcosa di bello, pensavo che quello che stava accadendo a Trevignano con Gisella lo fosse: si respirava un clima di serenità e ci si raccoglieva nella preghiera.

La statua della Madonna a Trevignano
Con i soldi della donazione sono state comprate la recinzione del terreno delle apparizioni in via di Campo delle Rose, panche e altro. A farmi sospettare che qualcosa non andasse è il fatto che mi abbiano nominato responsabile dei lavori. Ciò mi ha turbato, perché conoscevo il vincolo del terreno in cui si radunano i fedeli per la preghiera, esclusivamente ad uso agricolo e sapevo che non si poteva fare nulla, tanto che l’Ente Parco di Bracciano e Martignano li ha denunciati. Così mi sono allontanato e sono sparito. Se la Chiesa cattolica si esprimerà negativamente su ciò che accade a Trevignano, chiederò indietro i soldi.

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