L’attore e regista si starebbe preparando a chiudere la sua carriera cinematografica che l’ha visto interprete di 63 opere, regista di 45 e produttore di 52. Nel suo palmares anche cinque Oscar e sei Golden Globe.
Juror #2, ovvero Giurato n.2. È questo il titolo provvisorio del film a cui sta lavorando Clint Eastwood. Ma per la leggenda di Hollywood, che il prossimo 31 maggio compirà 93 anni, questo non sarebbe solo l’ultimo lavoro in senso cronologico: secondo quanto riportato – tra gli altri – la testata americana Discussing Film, l’attore e regista si starebbe preparando a chiudere la sua impressionante carriera cinematografica, che l’ha visto interprete di 63 film, regista di 45 e produttore di 52.
L’ultimo film sarà prodotto e distribuito dalla Warner Bros, dove Eastwood sviluppa progetti da quasi 50 anni. Dall’uscita di Gran Torino nel 2008, Eastwood ha diretto in esclusiva per lo studio realizzando 10 film, tra i quali Invictus, Sully, American sniper e Richard Jewell. Il suo lavoro più recente, Cry Macho, è stato distribuito da HBOMax e Warner Bros nel settembre 2021.
Il nuovo film
Per quanto riguarda Juror #2, sembra che la storia si concentri su un giurato in un processo per omicidio che si rende conto di essere in qualche modo responsabile della morte della vittima e si trova dunque di fronte al dilemma morale di manipolare la giuria per salvarsi o rivelare quanto accaduto e costituirsi.
Contrariamente agli ultimi film di Eastwood, tutti ispirati a persone reali o fatti realmente accaduti, la sceneggiatura di questo film sarebbe completamente originale. Poche certezze anche per il ruolo da protagonista, ma sembra Clint stia pensando ad una giovane star di Hollywood.
Un’eredità cinematografica unica
Comunque va detto che Eastwood non ha dichiarato personalmente le sue intenzioni riguardo al ritiro, ma la notizia rimbalza da più fonti. Juror #2 sarà il suo 45esimo film, il che rappresenta un’eredità cinematografica senza pari accanto alla sua carriera da attore troppo spesso sottovalutato.
Juror #2, ovvero Giurato n.2. È questo il titolo provvisorio del film a cui sta lavorando Clint Eastwood. Ma per la leggenda di Hollywood, che il prossimo 31 maggio compirà 93 anni, questo non sarebbe solo l’ultimo lavoro in senso cronologico: secondo quanto riportato – tra gli altri – la testata americana Discussing Film, l’attore e regista si starebbe preparando a chiudere la sua impressionante carriera cinematografica, che l’ha visto interprete di 63 film, regista di 45 e produttore di 52.
L’ultimo film sarà prodotto e distribuito dalla Warner Bros, dove Eastwood sviluppa progetti da quasi 50 anni. Dall’uscita di Gran Torino nel 2008, Eastwood ha diretto in esclusiva per lo studio realizzando 10 film, tra i quali Invictus, Sully, American sniper e Richard Jewell. Il suo lavoro più recente, Cry Macho, è stato distribuito da HBOMax e Warner Bros nel settembre 2021.
Il nuovo film
Per quanto riguarda Juror #2, sembra che la storia si concentri su un giurato in un processo per omicidio che si rende conto di essere in qualche modo responsabile della morte della vittima e si trova dunque di fronte al dilemma morale di manipolare la giuria per salvarsi o rivelare quanto accaduto e costituirsi.
Contrariamente agli ultimi film di Eastwood, tutti ispirati a persone reali o fatti realmente accaduti, la sceneggiatura di questo film sarebbe completamente originale. Poche certezze anche per il ruolo da protagonista, ma sembra Clint stia pensando ad una giovane star di Hollwood.
Un’eredità cinematografica unica
Comunque va detto che Eastwood non ha dichiarato personalmente le sue intenzioni riguardo al ritiro, ma la notizia rimbalza da più fonti. Juror #2 sarà il suo 45esimo film, il che rappresenta un’eredità cinematografica senza pari accanto alla sua carriera da attore troppo spesso sottovalutato.
Gli esordi e il successo
Dopo alcuni ruoli televisivi tra gli anni Cinquanta e Sessanta, Clint Eastwood ha raggiunto la notorietà soprattutto per aver interpretato l’Uomo senza nome nella Trilogia del dollaro: Per un pugno di dollari (1964), Per qualche dollaro in più (1965) e Il buono, il brutto, il cattivo (1966), tutti diretti da Sergio Leone. Poi, ad accrescere ancora la sua fama, è arrivato il ruolo dell’Ispettore Callaghan – con la sua famosa pistola .44 Magnum – nella serie poliziesca Dirty Harry, in tutto 5 film: da Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo! del 1971 a Scommessa con la morte del 1988.
Eastwood regista
Nel 1971 ha fatto il suo esordio alla regia con Brivido nella notte, di cui era anche il protagonista, e nei decenni successivi, accanto a film di successo diretti da altri ha firmato diversi progetti molto acclamati come Gli spietati, Mystic river, Million dollar baby, Gran Torino, spesso ritagliandosi anche dei ruoli come attore.
Eastwood si è spesso cimentato con film biografici e storie vere, da Bird del 1988 che raccontava la vita del sassofonista jazz Charlie “Bird” Parker ai più recenti J. Edgar con Leonardo DiCaprio, incentrato sulla figura del famigerato ex capo dell’FBI J. Edgar Hoover.
Poi Jersey boys con Christopher Walken, basato sulla vera storia del gruppo blues The four seasons, American sniper con Bradley Cooper, incentrato sull’autobiografia del militare e cecchino Chris Kyle, Sully con Tom Hanks, basato sull’autobiografia del pilota di aerei Chesley Sullenberger.
E ancora: Il corriere – The mule interpretato dallo stesso Eastwood e basato sugli ultimi anni di vita di Leo Sharp, corriere per il cartello di Sinaloa e Richard Jewell con Sam Rockwell, incentrato sulla vera storia dell’omonima guardia di sicurezza che sventò l’attentato alle olimpiadi di Atalanta del 1996 per poi essere egli stesso accusato di essere l’attentatore dinamitardo.
I premi
Nella sua carriera ha vinto ben quattro Oscar, come miglior regia e miglior film per Gli spietati nel 1992, e ancora come miglior regia e film per Million dollar baby nel 2005, venendo poi nuovamente nominato per American sniper del 2014. Ha anche vinto un Oscar alla memoria Irving G. Thalberg come produttore e sei Golden Globe. Inoltre, ha composto una ventina di colonne sonore dei suoi film, ricevendo anche riconoscimenti per le musiche originali. Nei soli Stati Uniti, gli incassi dei suoi film ammontano a più di 1,71 miliardi di dollari, con una media di 37 milioni a film.