Blanco, la pagliacciata indegna e diseducativa puzza di falso lontano un miglio: in troppi sono certi che sia stato tutto organizzato a tavolino

E se fosse tutto finto? Preparato ad arte? Organizzato per dare quella spruzzata di “Bugo-gate” ad una prima serata del Festival sì sobria ed elegante, ma, tutto sommato, un filo noiosa? Il mondo social questa domanda se l’è già ampiamente posta, quasi in tempo reale, fornendo prove a sostegno di questa tesi. In questo caso, è Twitter il social network a fungere da tribunale ordinario e i più attenti la notte scorsa, subito dopo lo sterminio di rose di Blanco, hanno posto il dubbio. E in effetti lo scetticismo nasce spontaneo, se si pensa che l’artista bresciano fosse lì a cantare il suo ultimo singolo, guarda caso s’intitola L’Isola delle Rose e guarda caso il videoclip annesso mostra già una scena in cui Blanco si dispera in un cespuglio di rose, brandendone alcuni esemplari e poi sdraiandosi accovacciato su di esse, in segno di disperazione amorosa. Quelle rose lì, peraltro, erano state piazzate intorno a lui proprio a fare da scenografia del brano sul palco dell’Ariston. Non era, insomma, il classico ornamento che Sanremo, da buona città dei fiori, ha sempre fornito al Festival.

Secondo indizio, le reazioni dei conduttori a questo gesto di ribellione “poco elegante” del cantante. Nessuna crisi di panico, nessun rimprovero, nessun momento di disordine. Amadeus molto tranquillo, nonostante i “buuu” e il disappunto in platea fosse crescente, ha concesso addirittura a Blanco l’opportunità di spiegare il suo gesto ed il ragazzo, che tra due giorni compirà soltanto 20 anni, con grande menefreghismo e senza imbarazzo se n’è uscito con: “Visto che non avevo l’audio, allora ho pensato che potevo divertirmi”, accaparrandosi uno shampoo di fischi e urla di disapprovazione. Oltre al direttore artistico, poi, entra in scena Gianni Morandi con una scopa e, altrettanto tranquillamente, comincia a spazzare il palco come il custode di un condominio qualsiasi. L’unico che, nello scherzo, ha mostrato un minimo di fastidio, è risultato essere alla fine Fiorello che, collegato da Via Asiago, se n’è uscito con l’unica domanda lecita: “Ama, ma mica dopo lo fai ricantare Blanco?!”.

Il terzo indizio, la valutazione del gesto di Blanco come parte della “dannazione da rockstar”, in questo caso trapper. Sul palco dell’Ariston, era il lontano 2001, il frontman dei Placebo, Brian Molko, sfasciò una chitarra alla Jimy Hendrickx e rivolse gesti ben poco carini nei confronti del pubblico che, nel frattempo, gli urlava contro qualsiasi cosa. Finchè è una star internazionale, quasi non indigna, ma se un gesto analogo viene da casa nostra, allora apriti cielo. Sempre sui social, infatti, c’è chi lo ha difeso, come il collega Shade che ha dichiarato: “40minuti di Pooh, pubblicità, sponsor, figli di amici. Arriva un ragazzo di cuore, che emoziona e su una base incredibile e crea la videoclip del secolo. Bisogna essere vuoti dentro per non capire che simbolo e arte è stato oggi, più Blanco in questa generazione”.

Poi l’intervento sempre sui social del rapper e produttore Frankie hi-nrg mc, che ha così parlato pubblicamente commentando il gesto: “Vorrei chiarire, la gag di spaccare i fiori (organizzatissima) la trovo la cosa bella della performance”, e ancora: “Il problema tecnico dell’audio in cuffia va gestito diversamente, magari provando a cantare. Per rispetto del pubblico“, ha chiosato.

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  1. POPOLO ITALIANO VI RENDETE CONTO A CHE LIVELLI SIETE SCESI NEL CONTINUARE AD ASSSECONDARE TUTTO QUESTO SCHIFO, AMADEUS NON HAI PROPRIO PIU’ NULLA DA OFFRIRE, RITIRATI, E’ L’UNICA COSA CHE TI RESTA DA FARE. CHE OBBROBRIO.

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