Doveva solo aprire il voto, ha tenuto un vero e proprio stucchevole comizio: Giuliana Segre invece di chiedere scusa per gli attacchi in questi due anni a chi ha subito vessazioni, ha menato il torrone con la balla del fascismo

Facciamo nostro il commento di Daniele Capezzone: “Con enorme rispetto per la sen. Segre, il suo discorso (specie ma non solo su Costituzione e riforme) ĆØ quasi da premier, quindi improprio. Non dovrebbero tenere discorsi politici nemmeno i presidenti delle Camere, meno che mai chi ĆØ chiamato a presiedere la seduta inaugurale“.

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Liliana SegreĀ presiede la prima seduta al Senato. ƈ lei a rivolgere un pensiero aĀ Sergio MattarellaĀ eĀ Papa Francesco, dando loro un “caloroso saluto”. Un discorso alto, di spessore assoluto, che ha intercettato gli applausi dell’intero emiciclo. E il pensiero della senatrice a vita va anche allaĀ Costituzione: “In Italia il principale ancoraggio attorno al quale deve manifestarsi l’unitĆ  del nostro popolo ĆØ la Costituzione repubblicana, che come disse Piero Calamandrei non ĆØ un pezzo di carta, ma ĆØ il testamento di 100.000 morti caduti nella lunga lotta per la libertĆ ; una lotta che non inizia nel settembre del 1943 ma che vede idealmente come capofila Giacomo Matteotti. Il popolo italiano ha sempre dimostrato un grande attaccamento alla sua Costituzione, l‘ha sempre sentita amica“.

E ancora, la Segre aggiunge: “AncheĀ laĀ Costituzione ĆØĀ perfettibile e puĆ²Ā essere emendata. Ma se le energie che vengono spese per cambiare da decenni laĀ Costituzione, con risultati modesti e peggiorativi,Ā fossero state usate per attuarla, il nostro sarebbe un Paese piĆ¹Ā giusto e felice”. Parole che suonano come un monito a quel centrodestra che non fa mistero di guardare al presidenzialismo. Parole che non ha caso subito rimbalzano tra gli esponenti del Pd: il primo a rilanciarle sui suoi profili social, Nicola Zingaretti.

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Superstite dell’Olocausto e testimone della Shoah, la Segre lancia un chiaro messaggio al nuovo governo: “Oggi sono particolarmente emozionata di fronte al ruolo che in questa giornata la sorte mi riserva. In questo mese di ottobre nel quale cade ilĀ centenario dellaĀ marciaĀ suĀ Roma, che dette inizio alla dittatura fascista, tocca proprio ad una come me assumere momentaneamente la presidenza di questo tempio della democrazia che ĆØ il Senato della Repubblica”. E ancora: “Le grandi nazioni, poi, dimostrano di essere tali anche riconoscendosi coralmente nelle festivitĆ  civili, ritrovandosi affratellate attorno alle ricorrenze scolpite nel grande libro della storia patria”. Da qui due domande:Ā “PerchĆ© non dovrebbe essere cosƬ anche per il popolo italiano? PerchĆ© mai dovrebbero essere vissute comeĀ date ‘divisive’Ā anzichĆ© con autentico spirito repubblicano, il 25 Aprile festa della Liberazione, il 1Ā° Maggio festa del lavoro, il 2 Giugno festa della Repubblica?”.

Non mancano le raccomandazioni. In un contesto in cui il Paese deve fare i conti con una grave crisi economica ed energetica, la senatrice chiede al nuovo esecutivo compattezza e senso del dovere. Al nostro fianco – ĆØ la conclusione – l’Unione europea “con i suoi valori e la concreta solidarietĆ  di cui si ĆØ mostrata capace negli ultimi anni di grave crisi sanitaria e sociale.Ā Non cā€™ĆØ un momento da perdere: dalle istituzioni democratiche deve venire il segnale chiaro che nessuno verrĆ  lasciato solo, prima che la paura e la rabbia possano raggiungereĀ i livelli di guardia e tracimare“.

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  1. Il fascismo lo ha imposto anche lei, cara senatrice, votando il green-pass e gli obblighi vaccinali oltre ad aver appoggiato politicamente tutte le restrizioni. Non importa se ĆØ reduce dal fascismo se poi non ha capito cos’ĆØ e lo replica in modalitĆ  leggeremente differenti. La costituzione l’ha bella che dimenticata, la rilegga la sera prima di dormire chissĆ  che qualche incubo su come l’ha accantonata non la faccia sussultare un po’ e risvegliare. Anche il nostro attuale PDR ha forzato la costituzione facendosi rieleggere dato che c’ĆØ scritto chiaramente che il PDR rimane in carica 7 anni e non 14. Forse avete un copia della costituzione un po’ modificata, certamente non l’originale.

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