Lega, Salvini torna in campo dopo la ‘figuraccia’ in Polonia: “Ci andrò di nuovo, ma senza dirlo ai giornalisti”.
Il leader del Carroccio: “Il governa intervenga contro il caro-carburante. Per un periodo di tempo l’esecutivo blocchi le accise e l’Iva su benzina, luce e gas”.
Dopo il flop della sua visita-passerella in Polonia alla frontiera con l’Ucraina, il leader della Lega torna in pubblico. Sbeffeggiato dal sindaco di Przemysl, Wojciech Bukan, che nei giorni scorsi ha protestato contro la visita di Matteo Salvini sventolandogli la maglietta con l’immagine di Putin che il leghista aveva indossato nel 2017 a Mosca, l’esponente del Carroccio oggi da Milano incontrando il giornalisti alla Fiera di Rho garantisce: “Tornerò in Polonia senza dirlo ai giornalisti, perché c’è qualcuno che riesce a fare polemica su tutto“.
Poi ha colto l’occasione per parlare del caro-carburante e del caro-energia dovuto alla guerra in Ucraina e alle sanzioni contro la Russia. E ha invocato un intervento urgente da parte di Draghi. “In settimana – ha detto Salvini – la Lega si aspetta che il governo, come hanno fatto altri in Europa, blocchi per un periodo di tempo le accise e l’Iva su benzina, luce e gas, perché ormai i costi per le famiglie, laboratori e imprese sono insostenibili”. Non si arresta, dunque, il pressing dell’esponente del Carroccio che invoca un provvedimento urgente a sostegno delle categorie più colpite dai rincari dovuti alla guerra in Ucraina e alle sanzioni contro la Russia.
“Lo strumento lo indichi il governo – spiega – uno scostamento di bilancio, un decreto urgente, qualcuno dice che bisogna aspettare il 31 marzo per il documento di economia e finanza per avere l’ok di Bruxelles”. Ma, avverte Salvini, “in un momento di tragedia economica l’ultima cosa che possiamo aspettare è l’ok di Bruxelles”. Il 24 e il 25 marzo, infatti, si riunirà il Consiglio europeo.
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Lega 2019 consensi al 32% ….oggi 17%
Salvini, prepara il paracadute, dalle urne uscirai con il 7%
Ormai il WEF li manda tutti allo sbaraglio sia questo che la sua compare Meloni, per non parlare di tutti gli altri a partire dal capo di stato (minuscolo maiestatis)