La moglie di David Rossi è stata ospite a “Porta a Porta“, trasmissione televisiva condotta da Bruno Vespa su Rai 1. David, ex capo area comunicazione di banca Mps, è morto precipitando da una finestra del suo ufficio il 6 marzo 2013. Le sue parole lasciano di stucco il pubblico: “È stato ucciso perchè sapeva troppo“.
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Dopo la sua morte, la trasmissione televisiva “Le Iene” ha dato ampio risalto alla vicenda, sottolineando anche che alcune delle persone coinvolte avrebbero partecipato a dei festini a luci rosse. Nell’ambito delle indagini si è scoperto che l’orologio di David Rossi non era al suo polso al momento della caduta, ma è stato gettato dalla finestra del suo ufficio venti minuti dopo. Un magistrato che indagava sull’accaduto è stato minacciato di morte. I video della telecamera hanno mostrato che sul luogo sono arrivate due persone che si sono avvicinate a David Rossi mentre era ancora in vita, ma si sono allontanate poco dopo, senza prestargli soccorso. L’indagine alla fine fu archiviata con l’ipotesi che la morte fosse da imputare a suicidio, ma nel 2020 la procura di Genova ha aperto un’inchiesta sui magistrati che si erano occupati del caso per accertarne il corretto adempimento delle attività.
La moglie di David Rossi, Antonella Tognazzi, è stata ospite a “Porta a Porta”, dove si è lasciata andare ad alcune dichiarazioni scottanti sulla vicenda che ha visto coinvolto il marito. Alla domanda se il marito fosse stato ucciso perchè sapeva troppo, lei ha risposto: “Probabile. Continuava a dire che voleva andare a parlare con i magistrati, in quel momento la banca stava vivendo un periodo molto pesante”. Su cosa potesse sapere ha aggiunto: “Sinceramente non lo so. Purtroppo, di elementi ne stanno venendo fuori tanti, sia per quanto riguarda le vicende della banca, sia per quanto riguarda il filone dei festini”.
Certamente lo hanno UCCISO e non ci vuole una mente eccelsa per capirlo. Il cadavere risultava con la schiena a terra, ma chi si butta da una finestra, lo fa guardando il vuoto e cade quindi a pancia in giu. La nostra GIUSTIZIA, è in mano ai Procuratori della Repubblica, che decidono chi SI e chi NO, così anche per le prescrizioni.