“Concedere all’Ucraina di colpire in Russia? Poveri illusi” Il professor Alessandro Orsini ne è certo: l’ultima mossa dei burattini della Nato non ferma l’avanzata delle truppe di Mosca

di Alessandro Orsini da Facebook

Stoltenberg: “Colpire la Russia con armi Nato”.
Che l’Ucraina usi oppure no i missili Nato contro il territorio russo, la dinamica della guerra e il suo esito finale non cambieranno. L’Ucraina verrà distrutta, smembrata e la Russia terrà per sé ampie porzioni del suo territorio nazionale. Queste sono le conseguenze delle politiche criminali della Nato e di quei gran corrotti che guidano l’Unione europea.
L’avevo detto a febbraio 2022: “Trattiamo subito, altrimenti la Russia sventrerà l’Ucraina”. Non avete occhi per vedere? Non vedete che la Russia ha sventrato l’Ucraina? Non vedete le città rase al suolo e gli ucraini in fuga fino a spopolare un Paese intero? Non vedete la pila di cadaveri ucraini che arriva fino in cielo?
Ho avuto ragione su tutto; sono stato l’unico vero amico dell’Ucraina.
Ho sempre cercato di proteggerla sapendo che i suoi “migliori amici” sono un gruppo di criminali senza pietà che manda i popoli al massacro per succhiare il loro sangue: il sangue degli ucraini, il sangue dei palestinesi, il sangue degli iracheni, il sangue dei siriani. Povera Ucraina, a me dispiace, ho cercato di difenderla, ma sono uno studioso e ho il dovere di dire sempre la verità senza curarmi delle conseguenze. La verità è questa: l’Ucraina ha perso la guerra rovinosamente e irrimediabilmente. L’Ucraina è spacciata, non ha nessuna possibilità di liberare i territori occupati dai russi; può soltanto perderne di nuovi. Quante volte l’ho detto? E adesso arriva lo sfondamento di Kharkiv a darmi nuovamente ragione. Altri territori persi. La previsione che avevo fatto sotto forma di regolarità empirica all’inizio della guerra ha trovato soltanto conferme nei dati provenienti dal fronte: “Per ogni proiettile della Nato che l’Ucraina lancerà contro la Russia, la Russia lancerà dieci proiettili contro l’Ucraina”.

La riquerela.
Sono stato querelato per avere detto (prima di tutti) che Netanyahu avrebbe sterminato il popolo palestinese, il 7 ottobre 2023, quando scrissi su X: “Fino a quando ci saranno uomini come Netanyahu, lo sterminio di un popolo sarà sempre possibile”. Ora che persino la Corte internazionale di giustizia dell’Onu riconosce che Netanyahu sta sterminando il popolo palestinese – ordinando addirittura a Israele di fermare l’offensiva a Rafah – sarò ri-querelato per avere fatto una previsione corretta. Ma la cosa più comica è che sono stato querelato per avere “diffamato” lo Stato d’Israele: “Diffamazione plurima”.
Capito? Io avrei diffamato uno Stato terrorista che si diffama da solo compiendo un genocidio ritenuto tale da tutti i Paesi del mondo a parte un manipolo di governi corrotti concentrati prevalentemente nell’Unione europea. Immagino il dibattimento: “Abbiamo querelato il professor Orsini per avere detto che Israele sta compiendo un genocidio. Condannatelo! Arrestatelo! Chiudete tutti i suoi social! Imbavagliatelo! Impeditegli di parlare!”. Ora aspetto una querela per avere detto che la Russia avrebbe sventrato l’Ucraina. Nel mio ultimo libro, ho spiegato perché Israele sia uno Stato terrorista. Si può querelare un libro nella nuova società libera?
Un’ultima domanda: si è capito che non ho nessuna paura delle querele e delle minacce?
Si è capito che dopo le querele ho continuato a scrivere le stesse cose su X sulla pulizia etnica a Gaza? Si capisce che non mi faccio intimidire da nessuno?

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