Filippo Turetta, l’assassino di Giulia Cecchettin, ha manifestato scatti d’ira durante la sua detenzione nel carcere di Halle, dove è stato incarcerato dal 20 novembre scorso. A meno di una settimana dal suo arresto, Turetta sarà trasferito in Italia per affrontare l’interrogatorio del GIP (Giudice per le Indagini Preliminari).
Il trasferimento è programmato per sabato 25 novembre, quando Turetta sarà prelevato dalla sua cella e portato a Francoforte. Qui salirà su un volo militare che lo riporterà a Venezia, dove sarà interrogato dal GIP in merito all’omicidio di Giulia Cecchettin. Insieme a lui, sarà trasferita anche la sua auto, attualmente custodita a dieci chilometri da Halle, disponibile per gli inquirenti italiani a partire dal 27 novembre.
Turetta in carcere, ira scattata perché vuole uscire
La narrazione a lungo sostenuta che parlava di un giovane tranquillo, timido e remissivo, ora si sta sfaldando sotto il peso di testimonianze che dicono il contrario: una di queste è quella di un compagno di sport di Filippo, che ha raccontato: “Venivano fuori sempre storie. – rivela a ‘Chi l’ha visto?’ l’amico di Filippo Turetta – se all’improvviso voleva sfogarsi con lei o con lui, ogni volta spaccava il materiale. Per esempio quel palo là l’ha spaccato lui l’altra volta, è un anno che va avanti così. Lui sfogava la sua rabbia con gli oggetti, per carità noi abbiamo sempre fatto denuncia contro terzi, basta, finiva là”. Lo stesso ragazzo però ha anche raccontato che il giovane non era sempre stato così ed era cambiato nel corso dell’ultimo anno.
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domanda logica…. ma perché le donne si innamorano dei coglioni e irridono chi le può amare davvero? penso sia insito nel loro cervelletto scegliere dove si sta peggio. con questo, Turetta va castrato, vestito da donna e messo nell’ala dei watussi a divertirli fino alla morte