di Massimo Mazzucco da Facebook
Mi ha sinceramente stupito il vedere, nelle ultime settimane, i maggiori esponenti della stampa di destra strillare allāunisono come galline spennate contro āil terrorismo di Hamasā.
Come se fosse genuino.
Forse i vari Belpietro, Capezzone, Porro e Sallusti non sanno che Hamas ĆØ una creazione di Netanyahu, il quale ne ha voluto la nascita, e lāha poi foraggiata in tutti i modi ā politicamente ed economicamente – in modo da poterla utilizzare al momento giusto per perseguire la propria agenda personale.
Se queste cose le dicessi io, lascerebbero il tempo che trovano. Ma le dice Haaretz, una delle piĆ¹ importanti testate giornalistiche israeliane.
Dallāarticolo intitolato āBreve storia dellāalleanza fra Netanyahu e Hamasā https://www.haaretz.com/…/0000018b-47d9-d242-abef… leggiamo:
āMolto inchiostro ĆØ stato versato per descrivere la relazione duratura – anzi, lāalleanza – fra Benjamin Netanyahu e Hamas. Eppure, il fatto stesso che ci sia stata una stretta collaborazione fra il primo ministro israeliano (con il supporto di molti della destra) e questa organizzazione fondamentalista, ĆØ improvvisamente scomparso dalle analisi piĆ¹ recenti: tutti parlano di āfallimentiā, āerroriā e ācontzeptziotā (idee fisse). Detto questo, non solo ĆØ necessario rivedere la storia di questa collaborazione, ma dobbiamo anche concludere in modo inequivoco che il pogrom del 7 ottobre 2023 aiuta Netanyahu, e non per la prima volta, a preservare il suo potere, almeno in tempi breviā.
āIl modus operandi di Netanyahu, da quando nel 2009 ĆØ tornato ad essere primo ministro, ĆØ sempre stato e continua ad essere, da un lato, un rafforzamento del ruolo di Hamas nella striscia di Gaza, e dallāaltro, un indebolimento dellāAutoritĆ Palestinese.ā
āNegli ultimi 14 anni, mentre incrementava una politica di divide-et-impera fra Cisgiordania e Gaza, Netanyahu si ĆØ opposto a qualunque tentativo, militare o diplomatico, che potesse mettere fine al regime di Hamas.ā
āPer oltre un decennio, Netanyahu ha aiutato in vari modi la crescita militare e politica di Hamas. Ć stato Netanyahu a trasformare Hamas da una organizzazione terroristica con poche risorse a qualcosa di simile ad uno stato vero e proprio.ā
āRilasciare prigionieri palestinesi, permettere il trasferimento di denaro contante ā visto che lāinviato del Qatar entra ed esce da Gaza come vuole ā permettere lāimportazione di una vasta gamma di beni e di materiali da costruzione, pur sapendo che molto di questo materiale servirĆ al terrorismo e non a costruire infrastrutture civili [ā¦] tutto questo ha creato una simbiosi fra il fiorire del terrorismo fondamentalista e la conservazione del potere di Netanyahu.ā
āĆ importante ricordare che senza questi fondi dal Qatar (e dallāIran), Hamas non avrebbe mai avuto i soldi per mantenere il suo regno di terrore. In pratica, lāiniezione di denaro contante dal Qatar (e non di depositi bancari, che sono facilmente tracciabili) rappresentano una pratica che Netanyahu ha supportato ed approvato, e che ĆØ servita a rafforzare il braccio armato di Hamas fin dal 2012.ā
Lāarticolo poi spiega come, ogni volta che si sia presentata per Israele la possibilitĆ di distruggere Hamas, Netanyahu si sia adoperato in tutti i modi perchĆ© questo non accadesse. Prosegue lāarticolo:
āNellāagosto 2019 lāex primo ministro Ehud Barak ha dichiarato che āla strategia di Netanyahu ĆØ quella di mantenere Hamas vivo e vegeto, anche a costo di abbandonare i suoi cittadini [nel sud di Israele), pur di indebolire lāAutoritĆ Palestinese di Ramallahā. Barack ha aggiunto che grazie ad Hamas, ĆØ piĆ¹ facile spiegare agli israeliani che non cāĆØ nessuno con cui dialogare. Se invece lāAutoritĆ Palestinese dovesse rafforzarsi, allora avremmo qualcuno con cui dobbiamo parlareā.
āNello stesso anno, lāesponente del Likud, Galkit Atbaryan, ha dichiarato: āDiciamolo sinceramente, Netanyahu vuole Hamas ai suoi piedi, ed ĆØ disposto a pagare un prezzo quasi incomprensibile per ottenere questo risultato.ā
āLo stesso primo ministro [Netanyahu n.d.r.] ha accennato piĆ¹ volte brevemente alla sua posizione riguardo ad Hamas. Nel marzo 2019, durante una riunione del Likud dove si stava discutendo il trasferimento di fondi ad Hamas, Netanyahu disse: āchiunque si opponga ad uno Stato palestinese deve supportare i finanziamenti di Gaza, perchĆ© mantenere la separazione fra la AutoritĆ Palestinese in Cisgiordania e Hamas a Gaza eviterĆ che venga creato uno stato palestineseā.
āNon illudetevi – conclude lāarticolo ā che, finchĆ© Netanyahu e il suo governo sono al potere, il regime di Hamas possa crollare. Ci saranno un sacco di discorsi pirotecnici sulla attuale āguerra al terrorismoā, ma sostenere Hamas per Netanyahu ĆØ molto piĆ¹ importante di qualche morto nei kibbutz.ā
Avete capito, Belpietro Capezzone & Company? Quando il saggio indica la luna, gli stolti guardano il dito. Quando Netanyahu urla contro Hamas, gli stolti guardano le vittime dei kibbutz. E non si accorgono che il vero mandante ĆØ proprio lui.
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