Estratto dell’articolo di Camilla Mozzetti per “il Messaggero- edizione Roma”
Smurare una cassaforte, aprirla senza farsi sentire e portarsi via gioielli e preziosi per un valore stimato di circa due milioni di euro. Nulla di più facile per un presunto gruppo di banditi che mercoledì pomeriggio ha messo a segno un colpo “perfetto” nell’appartamento romano della principessa Vittoria Odescalchi. La banda […] è entrata nell’appartamento di via Cavour forzando una portafinestra sul terrazzo.
Da lì, senza farsi sentire, con velocità e agevolati dall’assenza di un allarme, hanno prima rovistato tra mobili, armadi e cassettiere mettendo a soqquadro diverse stanze. Poi hanno trovato la cassaforte: l’hanno smurata e sono riusciti ad aprirla trovandoci dentro un vero e proprio tesoro. Gioielli preziosi, alcuni storici, che sono stati tutti portati via.
Nessuno della famiglia Odescalchi al momento del furto era presente in casa e la banda non avrebbe lasciato segni o tracce potenzialmente utili. Nell’appartamento mercoledì sera è arrivata anche la Scientifica per i rilievi del caso confidando nel possibile “errore” di qualche membro della banda.
La polizia, inoltre, sta passando al setaccio i filmati degli impianti di vigilanza privati e pubblici che insistono su via Cavour nella speranza, anche qui, di poter trovare degli elementi per identificare i componenti del gruppo.
Nonostante il colpo sia stato messo a segno, sarà comunque difficile riuscire a “piazzare” i gioielli essendo alcuni dei veri e propri pezzi unici per quanto, come risulta alla polizia, scoperti di assicurazione.
Ma mercoledì non è stata questa l’unico furto eccellente […]. Al Trieste-Salario, qualche ora più tardi dal colpo messo a segno in via Cavour, un’altra banda è entrata in un secondo appartamento di proprietà di un preparatore atletico portandosi via sette orologi per un valore complessivo di oltre 40 mila euro.
Anche qui c’era una cassaforte che i banditi con tanto di fiamma ossidrica hanno aperto restando però scontenti: dentro non c’era nulla da poter prendere, la cassaforte era vuota. Per cui con il bottino comunque messo insieme – gli orologi rubati da alcuni cassetti sono firmati da note case tra cui Rolex, Cartier, Vacheron Constantin, Eberhard – hanno fatto perdere le proprie tracce. […]
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