Zelensky sputtanato in tutto il mondo dal Presidente del Sudafrica! Ha annunciato un pesante bombardamento sul centro di Kiev: peccato che le delegazioni africane presenti nella capitale abbiano negato ogni evidenza

di Francesco Dall’Aglio

Onestamente non so più cosa pensare delle dichiarazioni ufficiali ucraine, se non che probabilmente stanno perdendo il controllo della “narrazione” e sono costretti a esagerare sempre di più. Quello che vedete nella foto è il bollettino del Comando delle Forze Aeree ucraine secondo il quale stamattina la contraerea ha abbattuto sei Kinžal, sei Kalibr e due droni da osservazione in un attacco missilistico alla regione di Kiev, dove al momento si trova la delegazione africana che domani si recherà a Mosca.

Dmytro Kuleba, il Ministro degli Esteri, ha subito scritto che si tratta “del più grande attacco a Kiev da settimane” per poi aggiungere che si tratta “di un messaggio per l’Africa”: la Russia vuole più guerra, non la pace. 

Ora, due cose. La prima fa appello alla logica (che abbiamo visto non andare più di moda, ma io ci provo sempre): in base a quale criterio la Russia dovrebbe lanciare un attacco missilistico su Kiev nel momento in cui a Kiev è appena arrivata una delegazione composta dai vertici dei paesi africani che con la Russia hanno rapporti eccellenti, come l’Egitto, l’Uganda, il Senegal e il Sudafrica (rappresentati, questi ultimi due, dai rispettivi presidenti) e che domani si trasferirà in Russia? Col Sudafrica, membro dei BRICS, che ha annunciato di non prendere nemmeno in considerazione di arrestare Putin su mandato della Corte Penale Internazionale quando ad agosto andrà a Johannesburg, e l’Egitto che ha appena chiesto di essere ammesso nei BRICS? Quale vantaggio politico potrebbe mai immaginare di ricevere? 

La seconda: nel cielo di Kiev non ci sono le scie di condensazione dei missili Patriot, che sono gli unici che potrebbero, teoricamente, abbattere i Kinžal. L’unica cosa che si è vista è quello che c’è nella seconda foto, cioè i colpi sparati da un sistema tipo Gepard, che certo non serve né per i Kinžal né per i Kalibr. E soprattutto, non è stato segnalato alcun decollo di Tu-95 o Mig-31, che sono le piattaforme usate per il lancio dei Kinžal, né è segnalata attività della flotta del Mar Nero, che è quella che solitamente lancia i Kalibr.

Non sarebbe la prima volta che, in occasione di visite importanti (quella di Biden, ad esempio) viene proclamato un allarme aereo senza reale necessità; né sarebbe la prima volta, con buona pace di chi vorrebbe che non fosse così, che vengono annunciati successi inesistenti.

NB: La missione sudafricana ha affermato di non aver sentito i suoni di esplosioni e sirene a Kiev. 

Il rappresentante del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha definito disinformazione le notizie di esplosioni a Kiev durante la visita odierna di una delegazione africana in Ucraina.

“È molto strano che non abbiamo sentito o visto l’esplosione. Ovviamente qui si sta diffondendo una deliberata disinformazione. Eravamo perplessi quando siamo stati riportati in hotel e abbiamo camminato per le strade dove la gente continuava normalmente la giornata”, ha detto il rappresentante del Presidente della Repubblica Sudafricana Vincent Magguena.

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