“Cosa faremo al Gay Pride” La starnazzata di Cecchi paone alla notizia che la regione Lazio ha tolto il patrocinio alla buffonata organizzata a Roma per sabato prossimo

Cecchi Paone contro Rocca: “Non vuole il Pride a Roma perché è sotto ricatto dei fascisti. Io ci sarò e adotterò la figlia del mio compagno

Il giornalista e conduttore tv contro la decisione della Regione Lazio di togliere il patrocinio: “Sono furibondo, siamo di fronte a una virata illiberale”

“Sono furibondo. La Regione Lazio ha revocato il patrocinio al “Roma Pride 2023″ di sabato perché è sotto ricatto dei fascisti e dei leghisti”. Alessandro Cecchi Paone, giornalista e noto conduttore tv, risponde al telefono quando ha appena saputo che il presidente Francesco Rocca non ha concesso il simbolo alla manifestazione a favore dei diritti civili e delle coppie Lgbtqi+.

La Regione Lazio non darà il patrocinio al Roma Pride 2023, la kermesse lgbtqia+ in programma con la classica sfilata per le vie della Capitale sabato 10 giugno. Il sostegno, però, inizialmente, era stato concesso. Una revoca arrivata dalla nuova giunta di destra che guida la Pisana dopo le polemiche montate dall’associazione antiabortista Pro Vita & Famiglia. “Mentre in Parlamento il centrodestra propone di rendere l’utero in affitto un reato universale, il presidente Rocca concede il patrocinio al gay pride che vuole legalizzare la maternità surrogata” ha tuonato Jacopo Coghe portavoce dell’associazione, da sempre vicina agli ambienti della destra oggi al Governo.

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