“È emergenza civile, i sindaci agiscano contro il Governo” Emma Pompetta, con tutti problemi che hanno gli italiani sbraita per i figli comprati dalle coppie gay

ROMA – “Per il Parlamento europeo è una emergenza civile, una violazione dei diritti, non consentire la registrazione all’anagrafe dei figli di coppie omogenitoriali”. Emma Bonino, ex ministra degli Esteri ed ex commissaria Ue, ha promosso, con +Europa e Radicali Italiani, la campagna “Sindaco trascrivi”. Ora si dice certa che “la Commissione Ue si muoverà sulla stessa strada dell’Europarlamento e chiederà che non ci siano discriminazioni tra bambini di serie A e di serie B”.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews

NEL FRATTEMPO, BIDEN PROCLAMA IL TRANSGENDER DAY: LEGGETE CHE SEQUELA DI FARNETICAZIONI ARRIVANO DA OLTRE OCEANO:

La Giornata della visibilità transgender celebra la gioia, la forza e il coraggio assoluto di alcune delle persone più coraggiose che io conosca, persone che troppo spesso hanno dovuto mettere in gioco il proprio lavoro, le proprie relazioni e la propria vita solo per essere se stesse.  Oggi dimostriamo a milioni di americani transgender e non binari che li vediamo, che appartengono e che devono essere trattati con dignità e rispetto.  Il loro coraggio ha dato forza a innumerevoli altri, ma nessuno dovrebbe essere coraggioso solo per essere se stesso.  Ogni americano merita questa libertà.

 Gli americani transgender plasmano l’anima della nostra nazione: servono con orgoglio nelle forze armate, curano malattie mortali, ricoprono cariche elettive, gestiscono imprese fiorenti, lottano per la giustizia, crescono famiglie e molto altro ancora.  Da bambini, meritano ciò che ogni bambino merita: la possibilità di imparare in scuole sicure e solidali, di sviluppare amicizie significative e di vivere apertamente e onestamente.  Da adulti, meritano gli stessi diritti di cui godono tutti gli americani, tra cui la parità di accesso all’assistenza sanitaria, alla casa e al lavoro e la possibilità di invecchiare con grazia come cittadini anziani.  Ma oggi, a troppi americani transgender vengono ancora negati questi diritti e queste libertà.  Un’ondata di leggi statali discriminatorie sta prendendo di mira i giovani transgender, terrorizzando le famiglie e danneggiando ragazzi che non fanno del male a nessuno.  Un’epidemia di violenza contro donne e ragazze transgender, in particolare donne e ragazze di colore, ha portato via vite troppo presto.  La sparatoria al Club Q in Colorado dello scorso anno è stato un altro doloroso esempio di questo tipo di violenza, una macchia sulla coscienza della nostra nazione.

La mia Amministrazione ha lottato per porre fine a queste ingiustizie fin dal primo giorno, lavorando per garantire che le persone transgender e l’intera comunità LGBTQI+ possano vivere apertamente e in sicurezza.  Nel mio primo giorno da Presidente, ho emanato un Ordine Esecutivo che ordinava al Governo Federale di eliminare la discriminazione nei confronti delle persone LGBTQI+ e delle loro famiglie.  Abbiamo nominato un numero record di leader apertamente LGBTQI+ e sono stato orgoglioso di revocare il divieto per le persone apertamente transgender di servire nell’esercito.  Stiamo anche lavorando per rendere più accessibili gli spazi pubblici e i viaggi, anche con contrassegni di genere più inclusivi sui passaporti degli Stati Uniti.  Stiamo migliorando l’accesso ai servizi pubblici e ai diritti, come la previdenza sociale.  Stiamo combattendo la discriminazione negli alloggi e nell’istruzione.  Lo scorso dicembre ho firmato la legge sul rispetto del matrimonio, che garantisce che ogni americano possa sposare la persona che ama e che il matrimonio venga accettato, punto e basta.

Nel frattempo, stiamo anche lavorando per alleviare l’enorme pressione che la discriminazione, il bullismo e le molestie possono esercitare sui bambini transgender – più della metà dei quali ha seriamente pensato al suicidio nell’ultimo anno.  Il Dipartimento dell’Istruzione, ad esempio, sta aiutando a garantire che gli studenti transgender abbiano le stesse opportunità di imparare e prosperare a scuola, e il Dipartimento di Giustizia sta respingendo le leggi estreme che cercano di vietare l’assistenza sanitaria basata su prove di genere.

C’è ancora molto da fare.  Continuo a chiedere al Congresso di approvare finalmente l’Equality Act e di estendere a tutti gli americani LGBTQI+ le tutele dei diritti civili da tempo attese, per garantire loro sicurezza e dignità.  Insieme, dobbiamo anche continuare a sfidare le centinaia di odiose leggi statali introdotte in tutto il Paese, assicurandoci che ogni bambino sappia che è fatto a immagine di Dio, che è amato e che noi lo difendiamo.

L’America è fondata sull’idea che tutte le persone sono create uguali e meritano di essere trattate allo stesso modo per tutta la vita.  Non siamo mai stati pienamente all’altezza di questa idea, ma non l’abbiamo nemmeno abbandonata.  Oggi, mentre celebriamo le persone transgender, celebriamo anche il diritto fondamentale di ogni americano di essere se stesso, avvicinandoci alla realizzazione della piena promessa dell’America.

ORA, PERTANTO, io, JOSEPH R. BIDEN JR., Presidente degli Stati Uniti d’America, in virtù dell’autorità conferitami dalla Costituzione e dalle leggi degli Stati Uniti, proclamo il 31 marzo 2023 come Giornata della visibilità transgender.  Invito tutti gli americani a unirsi a noi per sollevare le vite e le voci delle persone transgender in tutta la nostra nazione e a lavorare per eliminare la violenza e la discriminazione contro tutte le persone transgender, non conformi al genere e non binarie.