Banca d’Italia si trasforma in una succursale del PD con critiche a contante e reddito di fancazzismo: la durissima risposta da Fratelli d’Italia

Da Bankitalia arrivano diversi appunti al governo sulla legge di bilancio. Rilievi (pesanti) che partono dalle misure sui contanti che sarebbero (in contrasto con la modernità del Pnrr) e potrebbero favorire l’evasione e arrivano fino allo smantellamento del reddito di cittadinanza. Parole accolte da una opposizione in festa e che ricevano gelidi commenti dal fronte Fratelli d’Italia.

“Le norme in materia di pagamenti in contante e l’introduzione di misure che riducono gli oneri tributari per i contribuenti non in regola rischiano di entrare in contrasto con la spinta alla modernizzazione che anima il Pnrr e con l’esigenza di ridurre l’evasione fiscale”, ha spiegato Fabrizio Balassone, capo del servizio struttura economica del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, nel corso della sua audizione di fronte alle Commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato sulla manovra economica.  “Anche il contante ha dei costi legati alla sicurezza, visto i furti a cui è soggetto, delle nostre stime sul 2016 segnalano che per gli esercenti il costo per il contante è stato superiore a quello delle transazioni digitali con le carte di credito e di debito”, ha sottolineato ancora Balassone, secondo cui inoltre con la modifica del reddito di cittadinanza, “la riduzione del sussidio prevista nel 2023 potrebbe riguardare anche famiglie difficilmente in grado di trovare una fonte di reddito alternativa sul mercato del lavoro, per di più in un contesto di rallentamento dell’economia e con un costo della vita in significativo aumento”.

“L’attuale assetto del reddito di cittadinanza – precisa Balassone – non è privo di aspetti critici. Questi sono legati alla duplice natura dello strumento che è al contempo misura assistenziale e di politica attiva del lavoro. La riforma annunciata dal governo potrebbe essere l’occasione per superare questa ambiguità e rafforzare l’efficacia delle misure nelle situazioni di bisogno”. Se da PdMovimento 5 Stelle e Terzo Polo arrivano appelli a riscrivere, di fatto, la manovra, è Francesco Filini, esponente di FdI e componente della Commissione Finanze della Camera a esprimere la contrarietà del primo partito di governo: “Non stupisce la presa di posizione di Bankitalia sulla liberalizzazione dell’utilizzo del Pos introdotta dal governo nella legge di Bilancio: la moneta elettronica non è moneta a corso legale, è una moneta privata offerta come servizio a pagamento dal circuito bancario e finanziario e rappresenta un giro d’affari molto importante per le banche”. “E’ quindi abbastanza scontato – conclude – che Bankitalia, entità partecipata dalle stesse banche, la sostenga”.

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1 comment
  1. chiunque mastichi un po’ di finanza, capisce che l’attuale sistema finanziario è al capolinea.
    Che il sistema bancario, cerchi di infinocchiare di nuovo la gente, cercando di introdurre il sistema digitale, avanzando nn meglio precisati vantaggi, ess evitare i furti o addirittura dichiarare che la moneta cartacea sia veicolo di virus, cosa x altro ridicola, chiarisce molto bene la volontà di dove andare a parare.
    Ma questo ora nn basta, o ci riprendiamo il controllo monetario oppure saremo morti viventi.

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