Pregliasco a Fanpage: “A Pasqua il culmine dei contagi Covid in Italia, ne usciremo a maggio”
Il virologo Fabrizio Pregliasco a Fanpage.it sull’aumento di casi Covid-19 in Italia: “Si tratti di un’onda che vedrà a Pasqua il culmine dei contagi. Spero comunque che, salvo l’insorgenza di nuove varianti che dobbiamo sempre tenere in conto come possibili, si risolverà tutto entro la fine di maggio”.
Che ci sia negli ultimi giorni un aumento dei casi Covid è ormai un dato di fatto. Anche se non si può parlare di una vera e propria ondata, il rialzo è confermato no solo dai recenti bollettini con i numeri quotidiani della pandemia, ma anche dal monitoraggio di venerdì scorso realizzato dalla Cabina di Regia: in salita Rt, incidenza e pressione ospedaliera. A cosa sia dovuta questa situazione e quali sono gli scenari per le prossime settimane lo ha spiegato a Fanpage.it Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, che ha fatto il punto della situazione in Italia, alla vigilia della fine dello stato di emergenza e dell’allentamento di una serie di misure restrittive.
Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui 👇
https://t.me/capranews
Prof. Pregliasco, cosa sta succedendo nel nostro Paese e cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?
“C’è stata una impennata di casi nei giorni scorsi, credo che si tratti di un’onda che vedrà a Pasqua il culmine dei contagi che sono stati spinti in parte dalle riaperture che li hanno facilitati, ma anche dagli sbalzi termici e dalla variante Omicron che ha colpito soprattutto i bambini. Spero comunque che, salvo l’insorgenza di nuove varianti che dobbiamo sempre tenere in conto come possibili, si risolverà tutto entro la fine di maggio, grazie anche alla contagiosità estrema del virus e alla gran quota di soggetti che saranno almeno in parte protetti, magari non per sempre visto che abbiamo una importante quota di reinfezioni, perché questo virus nemmeno con la guarigione dà una protezione per la vita, ma che ci permetterà di scavallare l’estate“.
Come giudica questo rialzo dei casi alla vigilia della fine dello stato di emergenza?
“Ci sta che finisca lo stato emergenziale perché l’emergenza per definizione è qualcosa di limitato nel tempo. Io dico che dobbiamo essere prudenti nelle riaperture. Pensiamo a quando facciamo la doccia al mattino: non apriamo di botto il rubinetto dell’acqua calda al massimo, ma lo regoliamo e lo stringiamo un po’ se è troppo bollente. La metafora è questa: come è successo in Inghilterra, se si apre troppo il rubinetto dei contagi, c’è il rischio di un rimbalzo. Io dico di mantenere la prudenza che ha caratterizzato ed è stata utile per gestire la fase di mitigazione della diffusione della pandemia”.
Cosa ne pensa della questione mascherine?
“Credo sia importante non eliminarne l’uso sopratutto all’interno, perché oggettivamente gli ambienti chiusi e affollati sono quelli più a rischio”.
Che stupido
poraccio…sa bene che tra un paio di mesi nessuno piu’ si ricordera’ di lui
ancora vivono questi CRIMINALI????
Chi prova l’ebbrezza del potere o della notorietà fa fatica a ritornare nell’ombra, ma oramai terrorizzi solo i gonzi.
anche lui è nei registri delle farmaceutiche, compreso pfizer come, chiamiamolo “collaboratore”