La miracolata dalla vita, milionaria grazie al paparino, manda un segnale ai parassiti del suo partito, visto che insieme al fratello garantisce i debiti di Forza Italia.
La sciura Berlusconi si conferma venduta alla peggio feccia di Bruxelles: a lei interessa salvare il patrimonio, non di certo questo disgraziato paese
Estratto dellāarticolo di Francesco Malfetano e Francesco Moscatelli perĀ āLa Stampaā
Chi frequenta le segrete stanze di via Paleocapa, quartiere generale di Fininvest a pochi passi dal Castello Sforzesco di Milano, ĆØ pronto a giurare che Marina Berlusconi tutto ha in mente tranne che scendere in campo e seguire le orme del padre Silvio.
I motivi sono tanti ma uno vince su tutti: il ricordo di quanta sofferenza la politica ha inferto al Cavaliere, e di riflesso al resto della famiglia. Al di lĆ di un coinvolgimento diretto, però, ĆØ evidente che la primogenita del fondatore di Forza Italia una sua strategia di presenza, nella politica, ce l’abbia.
PerchĆ© se ĆØ vero che giovedƬ sera il suo durissimo intervento contro Donald Trump ĆØ avvenuto durante l’inaugurazione di una libreria del gruppo Mondadori, di cui ĆØ presidente, e dunque ha parlato da imprenditrice, ĆØ altrettanto vero che dopo l’intervista con Il Foglio del febbraio scorso il suo profilo sia sempre più anche quello dell’opinion maker.
Le reazioni di ieri alle sue parole ne sono la perfetta cartina di tornasole. Ci sono i risvolti sul governo e sulle relazioni euroatlantiche, tema che riguarda in prima persona la premier Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ci sono quelli sulla linea politica di Forza Italia e anche quelli che riguardano più in generale il centro del quadro politico italiano. Per quanto riguarda i primi colpisce soprattutto l’uscita molto netta del ministro del Turismo Daniela SantanchĆØ.
Ā«Non mi sembra giusto intervenire a gamba tesa con giudizi sul presidente degli Stati Uniti che sono un nostro alleato con il quale, a prescindere dal presidente, dovremo avere rapporti assolutamente buoniĀ» dice l’esponente di primo piano di Fratelli d’Italia da Milano.
Una posizione concordata con il resto del partito? Non proprio. O meglio, se ĆØ vero che tra i meloniani a prevalere ĆØ la linea «è un’imprenditrice che si occupa dei suoi affariĀ», c’ĆØ da scommetterci che a Palazzo Chigi e a via della Scrofa si sia levato qualche sopracciglio nel leggere le parole che Berlusconi destina al tycoon.
Per ora, però, resta intatta la trincea del Ā«sono in ottimi rapporti con la premierĀ», puntellata dai diversi apprezzamenti a Giorgia Meloni disseminati qua e lĆ da Marina. L’affondo di SantanchĆØ – seguito da un silenzio dunque non casuale da parte del resto del partito ā ĆØ insomma derubricato ai vecchi livori che separano la ministra e la primogenita di Silvio, ascrivibili in certe dinamiche milanesi della fiamma che a Roma, giurano, Ā«non tiene più in conto nessunoĀ».
Se tra i leghisti serpeggia un po’ di malumore per l’attacco all’idolo Trump (Ā«Come Marina la pensi non ĆØ una novitĆ Ā» dice un colonnello salviniano) in casa Forza Italia, invece, dove pure il tema di una leadership capace di far crescere i consensi e di un posizionamento più ambizioso ĆØ più che mai attuale, l’apprezzamento per Marina ĆØ trasversale.
Antonio Tajani, ad esempio, di buon mattino leva uno scudo a difesa di chi garantisce il partito con una fideiussione da circa 100 milioni di euro. Nel gioco di equilibri di cui il ministro degli Esteri, vicepremier e leader azzurro ĆØ protagonista, Tajani si convince che le uscite su Trump necessitano di essere ammorbidite.
Il fiume azzurro, comunque, cerca di non mostrarsi troppo frammentato. Dalla corrente dettata da Tajani si distanziano solo i rivoli degli esponenti che fanno della vicinanza alla famiglia del Cavaliere la propria cifra politica. I “fasciniani” e Licia Ronzulli, per intendersi, che battono le mani a Marina.
«à sempre stimolo di grande riflessione e va ascoltata, perchĆ© ĆØ un’imprenditrice che ha il polso economico del paese, che conosce bene i numeri, che ha visioneĀ» spiega la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli. Idem Letizia Moratti e Alessandro Sorte, segretario in Lombardia e molto vicino all’ex fidanzata di Berlusconi Marta Fascina, che parlano di Ā«visione lucidaĀ» e Ā«senso responsabilitĆ Ā».
Non stupiscono, infine, i tentativi centristi di tirare Marina Berlusconi per la giacchetta e di allontanare Forza Italia dall’orbita del centrodestra. Ā«Spero che le parole di Marina siano un messaggio per il governoĀ», chiarisce il leader di Azione Carlo Calenda.
Ad applaudire, infine, è anche Italia Viva. Matteo Renzi dichiara di essere «grato» alla manager «che parla da imprenditrice e non da politica» per aver detto che il «sovranismo economico di Trump distrugge il made in Italy».