“Non è cosa di tutti i giorni avere un Papa in famiglia”, afferma con orgoglio Carmen Cecilia Cristina Prevost Navea, cittadina peruviana residente a San Severino Marche. La sua voce si carica di emozione mentre racconta a Tgcom24 la scoperta che l’ha tenuta sveglia per una notte intera: è cugina alla lontana di Papa Leone XIV, eletto da poco al soglio pontificio.
“Siamo legati da un bisnonno comune, da parte paterna”, spiega Carmen. “Lui non lo sa ancora, ma proverò a incontrarlo ora che è a Roma. È un onore e un orgoglio non solo per la nostra famiglia, ma per tutto il mondo”.
Un legame di sangue con il Perù
La storia della famiglia Prevost ha radici antiche e attraversa l’Atlantico. Uno degli antenati, Samuel Prevost, Console Generale degli Stati Uniti a Lima nell’Ottocento, sposò una donna peruviana, dando origine ai due rami della famiglia: uno da cui discende Carmen, l’altro da cui proviene Leone XIV. Il racconto si allunga fino al colonnello inglese Jack Prevost, che nel Settecento visse tra il Canada e la Giamaica.
“Il Papa ha sangue peruviano. È davvero parte della mia famiglia”, ribadisce Carmen, spiegando che questo legame con il Sudamerica non è solo affettivo, ma genealogico. E infatti Leone XIV ha vissuto a lungo in Perù come missionario e poi come vescovo a Chiclayo, ottenendone anche la cittadinanza.
La speranza di un incontro in Vaticano
“Siamo solo a tre ore di distanza in auto. Prima o poi lo incontrerò”, dice Carmen con decisione. Ha già avviato le pratiche per ricevere il documento originale dell’albero genealogico dal Perù, che vuole consegnare personalmente a Papa Leone XIV. Scriverà alla Segreteria Vaticana per chiedere udienza.
Non è nuova a queste ricerche: Carmen ha già rintracciato parenti in Cile, Canada e Svizzera, e sogna di completare questo viaggio familiare proprio incontrando il pontefice.
Chi è Carmen Prevost
Classe 1961, nata a Miraflores, in provincia di Lima, Carmen vive dal 2015 a San Severino Marche, insieme al marito Massimo Massi, imprenditore italiano con un passato lavorativo in Perù. In pensione, si dedica alla pittura, al giardinaggio e canta nel coro della chiesa. Profondamente religiosa, fa parte della confraternita della Santissima Vergine Addolorata, ed è molto attiva nella comunità parrocchiale.
“L’Italia ormai è casa mia, ma il Perù resta la mia radice più profonda”, afferma. Dopo anni divisi tra i due Paesi, ha scelto di stabilirsi definitivamente nelle Marche dopo la pandemia.
La notizia della parentela con il nuovo Papa ha entusiasmato tutta la comunità. Le consorelle della confraternita, appena saputo, hanno immediatamente avvertito il sindaco Rosa Piermattei per condividere la gioia di avere tra loro una “nipote” del Santo Padre.