“Si vocifera che sia suo figlio” Monsignor Viganò, nuove durissime accuse contro papa Francesco: spunta addirittura una storia particolare

Le accuse di Monsignor Viganò a Papa Francesco su una storia particolare: “E quale sia la verità. Dopo anni di menzogne, di dissimulazioni e di silenzi, è necessario prendere atto della frode di Jorge Mario Bergoglio e sottoporlo a processo, ripristinando la verità e la giustizia. Lo esigono le vittime delle sue rappresaglie, dei suoi atti intimidatori, della sua connivenza ai crimini dei suoi mandanti e dei suoi protetti. Si impongono indagini sulla sua vita passata, sui delitti commessi in Argentina, ragione per cui non ha mai compiuto un viaggio nel suo paese natale. E sulle torbide vicende che vedrebbero Jorge Mario Bergoglio responsabile di abusi sessuali su giovani gesuiti, ai tempi in cui egli era maestro dei novizi in Argentina. Si deve chiarire se Tomas Ricardo Arizaga, detto Tomasito, deceduto il 20 luglio 2014 all’età di undici anni, cremato e sepolto nel 2019 nel cimitero teutonico in Vaticano dopo averlo privato dei denti, è realmente il figlio di Bergoglio, come si vocifera da troppo tempo e come molteplici elementi lasciano pensare”.

Chi è Tomas Ricardo Arizaga

“Un’alleanza criminale internazionale ha unito forze eversive per eliminare Benedetto XXVI, costringendolo alle dimissioni. Tomas Ricardo Ariza Agha, detto Tomasito, sarebbe il figlio segreto di Bergoglio. Non ne avevamo mai sentito nulla ma monsignor Carlo Maria Viganò quando parla sa quel che dice. Sarebbe la ciliegina sulla torta di Bergoglio. Ma chi è questo figlio? A soli undici anni Tomasito viene stroncato da un cancro. La sua storia è nota al cardinale Bergoglio, che più volte lo aveva incontrato prima di morire. Il bambino chiede di essere sepolto in Vaticano, vicino a Papa Francesco, che immancabilmente esaudisce il desiderio del piccolo. “È una testimonianza bellissima” spiegò Bergoglio, confermando la sepoltura del bimbo in Vaticano. Fonte di amore e calore è per Francesco la vita di Tomasito, un 11enne ricco di vita, di impegni, con un cuore buono e generoso, nel quale cresce l’amore per Gesù. Lui è una piccola pianta annaffiata dalla fede. Le sue foglie accarezzano la vita dei genitori che sono lontani da Dio, ma che proprio grazie a lui si uniscono in matrimonio sposandosi in chiesa. È il miracolo della semplicità di Tomas, capace di sostenere chi, guardando l’avanzare della sua malattia, vorrebbe morire insieme a lui”.

“Il suo atteggiamento e la sua la pietà – sottolinea Francesco – ha convertito i genitori“. “Pronto ad andare, si è preparato a morire“, continua a raccontare il Papa, ricordando la sua forza di volontà incredibile. Il suo non voler pesare sugli altri. È un bimbo speciale perché completamente immerso nell’amore di Dio. Che cosa ti farebbe ancora piacere fare o avere? È la domanda difficile e senza scampo che i genitori, nel 2013, anno di elezione di Francesco al soglio di Pietro, pongono a Tomas. Lui decide senza dubbi: “Voglio soltanto una cosa essere sepolto vicino al Papa, in Vaticano“. Il bimbo ama Francesco, che ha incontrato un paio di volte, ama il suo stare vicino alla gente e a chi soffre, vuole stargli accanto e il Pontefice si impegna per esaudire questa ultima volontà. Ci vogliono due anni, ma alla fine l’urna del bambino arriva in Vaticano, dove viene cremato. “Oggi la scatolina con le sue ceneri – rivelò il Papa – riposa dove lui voleva”. Sua mamma è venuta a trovarlo quando le è nato un altro figlio. Lo ha portato qui dal fratellino. Questo è dunque ciò che abbiamo trovato su questo bambino e su questa storia con Bergoglio. Chi vivrà vedrà, Forse.