Possiamo piangere l’uomo, ma non di certo il suo pontificato: non dimentichamo che con il decesso di Bergoglio è finito uno dei pontificati più vergognosi della storia

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di Cesare Sacchetti da X

Adesso è ufficiale. Jorge Mario Bergoglio è morto. È finito uno dei pontificati più vergognosi della storia. È finito il pontificato amico degli abortisti come Emma Bonino e Marco Pannella, ed è finito il pontificato protettore dei trafficanti di esseri umani e degli immigrati clandestini. È finito soprattutto il pontificato sul quale la massoneria ecclesiastica e il mondialismo contavano per distruggere la Chiesa e costruire il Nuovo Ordine Mondiale.

La misteriosa ascesa del cardinal Bergoglio

di Cesare Sacchetti da La Cruna dell’Ago

Ancora oggi ci sono ombre e interrogativi senza risposta sulla rapida ascesa ecclesiastica di Bergoglio.

Se si leggono, ad esempio, le riflessioni, accuratamente nascoste da quasi tutti gli organi di stampa, di padre Peter Hans Kolvenbach, superiore generale dei Gesuiti, esce un ritratto a dir poco inquietante del papa argentino.

Kolvenbach disse che Bergoglio era alquanto inadatto per diventare vescovo a causa del suo carattere “doppio, fintamente umile” e che spesso non esitava a ricorrere al turpiloquio, circostanza quanto mai “inusuale” per un uomo di Chiesa.

Il profilo che traccia il superiore gesuita è ancora più interessante se si pensa che coincide alla perfezione con quanto dicono in Vaticano del papa venuto dalla fine del mondo.

L’aggressività e le cattive parole sembrano essere una seconda pelle di Francesco che non esita a prendere a male parole anche i dipendenti del Vaticano o ad umiliare i vari vescovi e cardinali pubblicamente.

Il profilo di Bergoglio è quello di un despota come si può leggere nelle pagine del “Papa dittatore” ma mai la stampa mainstream italiana ha dato molto risalto a queste clamorose rivelazioni.

C’è sempre stata sin dal principio una luna di miele tra i media italiani e il pontefice, nonostante i primi non abbiano esitato in passato a gettare fango sulla Chiesa e a diffamare, ad esempio, papi come il compianto Pio XII.

Bergoglio è esattamente il tipo di “papa” che questi ambienti volevano a tutti i costi e la sua ascesa si può spiegare soltanto con la protezione di mondi che di cattolico hanno molto poco e di massonico invece tutto.

Il cardinal Bergoglio ai tempi del suo arcivescovado a Buenos Aires sapeva che Julio Grassi era un pedofilo, ma nonostante questo decise di proteggere il prete che abusava dei bambini e di iniziare una violenta campagna di intimidazione contro tutte quelle vittime che salivano sul banco dei testimoni per raccontare gli abusi subiti.

Nemmeno dopo la condanna definitiva a 15 anni di carcere per abusi sessuali su minori ha indotto Bergoglio, nel frattempo divenuto pontefice, a ridurre Grassi allo stato laicale.

Ad oggi il prete pedofilo argentino è ancora a tutti gli effetti un sacerdote di Santa Romana Chiesa.

Forse la spiegazione per queste decisioni di Bergoglio va cercata nelle frequentazioni del cardinale argentino che di cattolico hanno ben poco, e anzi sono dichiaratamente ostili a questa religione.

Non appena nominato arcivescovo di Buenos Aires, il cardinal Bergoglio riceve nel 1999 la nomina onoraria a membro del Rotary Club, un’associazione di chiara natura paramassonica che un tempo poteva costare la scomunica ai sacerdoti non che ne facessero parte, ma che soltanto partecipassero ad una delle loro riunioni.

Il Rotary non è però l’unico ambiente “poco” cattolico frequentato dal porporato argentino.

Se già l’iscrizione ad una paramassoneria può sembrare inaccettabile per un vescovo, dovrebbe esserlo ancora di più la sua aperta vicinanza alla massoneria ebraica del B’nai B’rith.

Il nome di questa loggia, fondata a New York nel 1848, è ricorrente in tutti quegli affari di Chiesa dove si possono chiaramente vedere gli effetti di quella costante e incessante infiltrazione praticata da quegli ambienti ebraici che erano determinati a trasformare la Chiesa Cattolica in una qualunque istituzione secolare dedita all’osservanza del culto dei diritti umani piuttosto che alla verità di fede trasmesse nel corso di quasi duemila anni di storia.

Si è già visto in passato come questa massoneria ebraica si sia prodigata non poco per dirottare gli esiti dei due conclavi del 1958 e del 1963 perché in quel periodo storico c’è stato un momento spartiacque nella storia della Chiesa.

Sono saliti sul soglio di Pietro due pontefici associati alla massoneria che hanno permesso la successiva secolarizzazione della Chiesa attraverso il Vaticano II fino ad arrivare proprio all’idolo pagano della Pachamama depositato e venerato da papa Francesco sui giardini della Santa Sede.

Il cammino di questa apostasia si vede ovunque e si vede anche nella infiltrazione massonica e pedofila denunciata dalla Jaitt.

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