Il Piano di Trump per far fuori la Megera da Bruxelles: il retroscena da Washington. Per far saltare il banco potrebbe far leva sull’inchiesta per i vaccini Covid

Il sogno segreto di Trump, “liberarsi” di von der Leyen con l’inchiesta sui vaccini Covid per far nominare la Meloni alla Commissione Ue. Da fonti raccolte dal Giornale d’Italia nel deep state sembra esserci una sorta di progetto di Trump, che vedrebbe la Meloni diventare presidente della Commissione Ue al posto di von der Leyen, quest’ultima poco gradita dal tycoon, per usare un eufemismo, come del resto si evince dal mancato invito alla cerimonia di insediamento del presidente americano. Il tycoon per far saltare il banco potrebbe far leva sull’inchiesta per i vaccini Covid riguardante proprio von der Leyen, e anticipata dalla nostra testata.

Il sogno segreto di Trump, “liberarsi” di von der Leyen con l’inchiesta sui vaccini Covid per far nominare la Meloni alla Commissione Ue

La guida della Commissione Ue potrebbe cambiare presto. Perlomeno questa è la linea di Trump che sogna un cambio ai vertici dell’Europa, con Meloni designata principale e considerata dal tycoon “leader eccezionale, che sta facendo un lavoro eccezionale in Italia. La conosco come giovane primo ministro, so che ha un grande talento, la conosco fin dagli inizi“, ha detto Trump, quasi a sottolineare come sia lei in questo l’interlocutrice numero uno in Europa, e potrebbe presto diventarlo in un’altra vesta. Questo almeno è quello che spera il tycoon, che per far sì che il suo sogno si avveri, si poggia su un’inchiesta.

L’inchiesta sui vaccini Covid

Ursula von der Leyen è nel mirino della procura europea per gli sms con il ceo di Pfizer Bourla (il cosiddetto scandalo Pfizergate), e l’acquisto di circa 4 mld dosi vaccini Covid per un costo che potrebbe aggirarsi sui 75 mld€. Secondo quanto raccolto nel deep state dal Giornale d’italia, l’inchiesta potrebbe portare alla caduta della presidente della Commissione europea, il tutto, dietro la regia Usa. Le accuse sarebbero quelle di mancato obbligo di trasparenza, e forse anche di peculato per il possibile utilizzo di fondi pubblici in modo improprio. A quei messaggi non si è mai riusciti a risalire, anche per via dell’opposizione della diretta interessata. Ma questo non ha impedito a Ursula un secondo mandato, che però, potrebbe durare poco.

Non si tratta di un’inchiesta qualunque ma di un caso che va avanti da molti anni e che ha visto l’attuale presidente della Commissione Ue persino condannata dalla Corte Ue per “mancata trasparenza sui contratti per l’acquisto di 1 mld di dosi per 2,7 mld€“.