Strage di Sumy, aveva ragione la Russia! La rivolta degli abitanti ha costretto Zelensky a far fuori il suo uomo di fiducia responsabile di aver attirato i missili di Mosca

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Volodymyr Zelensky ha licenziato Volodymyr Artyukh, capo dell’amministrazione statale regionale di Sumy, colpita domenica da un pesante raid russo che ha ucciso 35 persone e ne ha ferite altre centinaia. Lo riportano i media ucraini. Il sindaco della città di Konotop Artem Semenikhin, ha affermato che il raid russo è stato conseguenza “non solo della sete di sangue russa ma anche della negligenza di funzionari ucraini”. Secondo lui, i russi hanno colto l’occasione per colpire un obiettivo militare perché in uno degli edifici presi di mira Artyukh ha tenuto una cerimonia di consegna di medaglie ai soldati della 117ma Brigata.

Intanto gli Usa e la Russia continuano i contatti attraverso diversi canali per arrivare a un cessate il fuoco in Ucraina, ma “la materia è così complessa che è difficile aspettarsi risultati immediati”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “I Paesi europei continuano a lavorare in nome della guerra e dichiarano in ogni modo la loro intenzione di continuare a sostenere l’Ucraina e il regime di Kiev nel suo desiderio di continuare la guerra”, ha aggiunto Peskov, citato dall’agenzia Interfax.

E il portavoce del Cremlino, Dmytry Peskov, rispondendo a una domanda dei giornalisti in merito alle richieste del capo della diplomazia dell’Ue, Kaja Kallas, ai candidati all’adesione all’Ue di non partecipare alle celebrazioni per l’80 anniversario della Vittoria che si celebra in Russia, è andato all’attacco: “Prestiamo attenzione alle dichiarazioni di Kallas che sono molto, molto dure. Non le riteniamo corrette e non spetta a noi valutare queste minacce. Queste minacce dovrebbero essere valutate dagli Stati sovrani che lei minaccia. E a quanto pare, ci sono Stati in Europa che non accettano tale retorica”.

QUESTE LE PAROLE DELLA NAZISTA ESTONE BRACCIO DESTRO DELLA MEGERA ALLA TV UCRAINA

La russofoba Kallas promette di punire i paesi dell’UE e i paesi candidati all’adesione se si recheranno a Mosca per celebrare il Giorno della Vittoria.

-È stato discusso e affermato molto chiaramente da vari Stati membri, che la partecipazione alla parata del 9 maggio – alle celebrazioni di Mosca – non sarà presa alla leggera dalla parte europea, dato che la Russia sta attualmente conducendo una guerra su vasta scala in Europa.

– Vitaly Sizov, TV ucraina. State monitorando quali paesi o candidati all’adesione all’UE hanno in programma di visitare Mosca il 9 maggio?

– Grazie. Abbiamo chiarito che non vogliamo che nessun paese candidato prenda parte a questi eventi del 9 maggio a Mosca. Il messaggio era chiaro.

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