“Ma andate a fare in c*lo“ Il peracottaro Giannini sfanculato in diretta in prima serata: Paolo Del Debbio glielo ha detto sul grugno dopo le figuracce su Prodi

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Nella puntata di ieri, giovedì 27 marzo 2025, di “Dritto e Rovescio“, Paolo Del Debbio ha affrontato le critiche mosse da Luca Bottura e Massimo Giannini riguardo al cosiddetto “retequattrismo”. Il conduttore ha difeso il proprio operato e quello della sua rete, respingendo fermamente le accuse e utilizzando toni decisi nei confronti dei due giornalisti. (VIDEO)

Durante la puntata di ieri di “Dritto e Rovescio”, il conduttore Paolo Del Debbio si è rivolto direttamente a Luca Bottura, contestando l’uso del termine “retequattrismo” e affermando che tale espressione non ha fondamento. Il presentatore ha poi esteso la sua critica anche a Massimo Giannini, che aveva definito alcuni giornalisti come “sicari”, invitandolo a non atteggiarsi a personaggi di spicco come David Letterman. Le sue parole sono state particolarmente forti, culminando in un’espressione volgare rivolta a entrambi.​

Nella puntata di ieri di “Dritto e Rovescio”, Paolo Del Debbio si è rivolto direttamente a Luca Bottura, esclamando: “Volevo dire a Luca Bottura che ha scritto ‘il retequattrismo’, lo dica a sua sorella. Non esiste il retequattrismo. Se pensa che sia qualcosa che non va bene, se lo tenga per sé, perché non se ne fotte nulla nessuno di Luca Bottura“. Ma il conduttore ha puntato il dito anche contro Massimo Giannini: “Quell’altro piccolo genio di Massimo Giannini che dice: ‘è ora di rispondere a questo giornalismo’, come se lui fosse Letterman. Ma andate a fare in c*lo“.

Il termine “retequattrismo” viene spesso utilizzato in modo dispregiativo per descrivere un certo stile giornalistico. In precedenza, Paolo Del Debbio aveva già espresso il suo disappunto riguardo al termine “retequattrismo”. In un’intervista a Fanpage.it, aveva dichiarato di non comprendere cosa significhi questa etichetta, sottolineando la sua indipendenza da partiti politici e associazioni. Ha ribadito di condurre il proprio lavoro senza affiliarsi a gruppi o movimenti, prendendo le distanze da qualsiasi forma di inquadramento ideologico.​

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