Trump smonta la narrazione di Bruxelles sulle intenzioni di Putin e si dichiara soddisfatto dell’annuncio del presidente russo

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Trump, ‘non penso che la Russia attaccherà altri alleati’

(ANSA) –  “Non penso che la Russia attaccherà altri alleati. Ci assicureremo che non accada”. Lo ha detto Donald Trump, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg.

Trump, ‘voglio solo fermare la guerra in Ucraina’

(ANSA) – Gli Stati Uniti “sono dall’altra parte dell’Oceano e i Paesi della Nato sono proprio lì… è ingiusto”. Così Donald Trump ha risposto ad una domanda dei giornalisti dello Studio Ovale sulla cooperazione transatlantica. “Io sto solo cercando di fermare la guerra in Ucraina”, ha aggiunto il presidente. (ANSA).

Trump insiste, Paesi Nato pagano troppo poco per la difesa

(ANSA) – Donald Trump ha ribadito al segretario generale della Nato che “i Paesi della Nato pagano troppo poco” per la difesa. Nell’incontro nello Studio Ovale con Mark Rutte il presidente ha rivendicato di aver “reso l’Alleanza più forte” dopo aver minacciato di “ritirarsi” se i Paesi partner non avessero investito di più.

Trump, Ue molto cattiva, prende miliardi da nostre aziende

(ANSA) – L’Unione Europea è “molto cattiva”: prende “miliardi di dollari dalle aziende americane”. Lo ha detto Donald Trump, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg. “L’Ue e la Cina ci trattano molto male”, ha aggiunto

Trump, la Nato è diventata più forte con le mie azioni

(ANSA) – “La Nato è diventata molto più forte con le mie azioni”. Lo ha detto Donald Trump in un incontro nello Studio Ovale con Mark Rutte sottolineando di aver ricevuto notizie che “le cose stanno andando bene in Russia” e ci sono state “discussioni molto serie con Putin e altri”. “Sappiamo dove siamo con l’Ucraina, speriamo che facciano la cosa giusta”, ha aggiunto il presidente riferendosi a Mosca.

Donald Trump si mostra fiducioso sulla possibilità di raggiungere una tregua temporanea in Ucraina, e definisce «molto promettente, anche se non completa, la dichiarazione» di Vladimir Putin. Parlando dalla Casa Bianca, dove ha ricevuto il segretario generale della Nato, Mark Rutte, il presidente americano afferma di avere «notizie che le cose vanno bene in Russia», dove il suo inviato Steve Witkoff ha visto lo zar del Cremlino ieri sera a porte chiuse, e parla di «discussioni molto serie».

La missione di Witkoff era quella di presentare la proposta per il cessate il fuoco di 30 giorni raggiunta a Gedda tra le delegazioni di Washington e Kiev (criticata dal consigliere diplomatico di Putin, Yuri Ushakov, ancora prima ancora che l’emissario del tycoon mettesse piede a Mosca). «Molti dettagli di un accordo finale sono stati effettivamente discussi. Ora vedremo se la Russia è pronta e, in caso contrario, sarà un momento molto deludente per il mondo – prosegue Trump – Speriamo che facciano la cosa giusta. Vorremmo vedere un cessate il fuoco da loro», ribadisce, precisando che «mi piacerebbe incontrarmi, parlare con Putin, ma dobbiamo risolvere in fretta».

Il comandante in capo dice di non pensare che Mosca attaccherà altri alleati: «Ci assicureremo che non accada». Pur facendo molti complimenti a Rutte per il suo lavoro, ripete che «i Paesi Nato pagano troppo poco» per la difesa, oltre a rivendicare di aver «reso l’Alleanza più forte» dopo aver minacciato di «ritirarsi» se i partner non avessero investito di più. L’attenzione, tuttavia, rimane concentrata sul conflitto in Ucraina: «Vogliamo che finisca. Ha anche un costo enorme per gli Stati Uniti e altri Paesi», afferma ancora, rivelando che «non abbiamo lavorato nell’ombra. Abbiamo discusso con l’Ucraina di terreni che verranno mantenuti e persi». E c’è anche «una grande centrale elettrica coinvolta: chi la otterrà?». Trump non fornisce dettagli, ma la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, attualmente in mano alla Russia, è in prima linea nei combattimenti.

In realtà il criptico messaggio di Putin, che definisce «grande e corretta» la proposta americana dicendo che in teoria la supporta, ma allo stesso tempo esprime «riserve», è ambiguo sulla tempistica, anche riguardo a un’eventuale conversazione con Trump, e di fatto rilancia la palla nel campo degli Stati Uniti. Non è chiaro se il suo sia un tentativo di prendere tempo o sia intenzionato veramente a impegnarsi in discussioni per cui servono maggiori informazioni, ma nei giorni scorsi Mosca ha spiegato che la tregua servirebbe a Kiev per riorganizzarsi. In ogni caso il segretario al Tesoro americano Scott Bessent, in un’intervista a Cnbc, assicura che gli Usa non esiterebbero ad aumentare la pressione su Mosca attraverso le sanzioni. «Tutto questo fa parte del piano di Trump per preparare il tavolo per un negoziato di successo – spiega – È disposto ad applicare la massima pressione su tutte e due le parti».

Per le trattative, il tycoon punta soprattutto su Witkoff, magnate dell’immobiliare proprio come The Donald, di cui è amico di lunga data, scelto inizialmente come inviato speciale per il Medio Oriente, ruolo che ora si è ampliato fino a includere l’Ucraina.

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