Dovevamo farlo” Bruno Pizzul, la decisione spettacolare dei suoi storici amici subito dopo il funerale: da veri friulani un brindisi in suo onore

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Bruno Pizzul, dopo il funerale il brindisi degli amici a base di vino di Cormons

tratto da Affari Italiani

Prima di essere sepolto, un brindisi all’oratorio offerto dai produttori locali di Cormons: è l’omaggio della sua terra a Bruno Pizzul che il figlio Fabio Pizzul racconta col sorriso: “Si, dopo i funerali, gli amici hanno organizzato un ricordo laico, d’altronde nel Collio non si può fare diversamente”.

Tra ricordi, personaggi e quella voce inconfondibile, come commentava suo padre il passaggio dalle telecronache classiche allo stile brasiliano o local che imperversa?

“Era un po’ insofferente nei confronti del calcio urlato più che raccontato però si rendeva conto che raccontare il calcio stava cambiano come è cambiato il calcio: sempre più un prodotto da vendere… E lo scivolamento è arrivato con la tv a pagamento. Questo sport è un prodotto da frammentare con la regia che è ostinata ad evidenziare il piccolo dettaglio; tante telecamere che hanno fatto perdere una visione di insieme che visto invece allo stadio permette di seguire le strategie”.

Così una partita è diventata mega show…

“Esattamente, con questa gestione cinematografica la gente non capiva più e così c’è stata una modifica genetica del modo di raccontare. Il telecronista non è più un narratore della partita, ma la voce deve supplire e tentare di mettere insieme la frammentazione estrema. Poi il calcio prodotto da vendere ha completato l’opera”.

Fabio Pizzul, un uomo di sport al quale suo padre era particolarmente legato?

“Uno su tutti Dino Zoff per contiguità territoriale, Dino è di Mariano del Friuli anche se vive a Roma, poi storicamente sempre molto legato a Enzo Bearzot, anche per ragioni generazionali e poi Fabio Capello e Giovanni Trapattoni con il quale ha avuto modo di condividere avventure di calcio e poi vicende legate al mondo degli spot”.

Si riferisce allo spot Fiat girato su una spiaggia brasiliana con i ragazzini “che vogliono fare il 3 contro 3 ma poi sono 5”…

“Si sono divertiti davvero”.

E il rapporto con i grandi fenomeni del calcio?

“Lui tendeva a rileggerli molto al di fuori della dimensione mediatica, i grandi sono costruiti sui social, o come prodotti di marketing. Papà aveva la tendenza a recuperare il lato umano anche di questi grandi fenomeni ed era un po’ come la sua caratteristica. Diceva spesso che “un tempo, quando andavi in trasferta con le squadre, stavi insieme ai giocatori e i giocatori stavano insieme tra loro”. Oggi stanno soli col telefonino”.

I funerali di Bruno Pizzul, domani venerdì alle 14,30 nel Duomo di Cormons. La salma sarà esposta alle 10,30 per un saluto e a fine funerale, il brindisi affettuoso al “ricreatorio”

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