La stoccata sacrosanta di Orban al burattino Macron che organizza oggi la riunione della feccia: “Frustrati che vogliono la guerra”

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di Mario Adinolfi da Facebook

Oggi si tiene a Parigi convocato da Macron, che il 70% dei francesi non vuole più all’Eliseo, un vertice europeo con il cancelliere tedesco Scholz che tra sei giorni sarà mandato a casa dagli elettori (il 23 febbraio si vota in Germania) e una Ursula Von der Leyen che è la prova vivente di come la democrazia nell’Ue sia poco considerata: a giugno hanno vinto le forze del cambiamento, esito finale è stato il bis della commissione Ursula.

Ci saranno pure il premier laburista britannico, che tutti i sondaggi danno in caduta libera con Farage che addirittura diventa primo partito, insieme al segretario generale della Nato che è l’ex premier olandese trombato nel luglio 2023 Mark Rutte. Ovunque si scrive che si tratta di un vertice per “certificare la contrapposizione al protagonismo di Trump” nella soluzione del conflitto russo-ucraino.
Mi auguro che il governo italiano, nell’interesse di una pace da raggiungere in tempi rapidi, eviti un esito del vertice che sia letto come ostile verso chi in meno di un mese dall’insediamento ha ottenuto più risultati contro la guerra rispetto a chi da tre anni la alimenta.

Viktor Orban contro il vertice Ue organizzato da Macron: “Frustrati che vogliono la guerra”

Macron ha riunito in un vertice straordinario i principali leader europei. Al centro la sicurezza europea e la situazione in Ucraina. Tra i partecipanti, i capi di governo di Germania, Gran Bretagna, Italia, Polonia, Spagna, Olanda e Danimarca. Ma non tutti hanno gradito la mossa del presidente francese. Tra questi Viktor Orban, amico intimo di Vladimir Putin. Il governo ungherese ha infatti criticato l’incontro “filobellico” tra “persone frustrate” che “non vogliono la pace”. “Coloro che continuano a gettare benzina sul fuoco da tre anni si riuniscono oggi a Parigi”, ha tuonato il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto denunciando “una strategia errata di coloro che continuano a provocare un’escalation. A differenza di loro, noi sosteniamo le aspirazioni di Donald Trump“.

Nel frattempo anche la Slovenia si è detta “rammaricata”. Il paese, insieme ad altri Stati membri dell’Ue, è stato escluso dal vertice di Parigi. “A livello simbolico, gli organizzatori del vertice di Parigi stanno mostrando al mondo che, anche all’interno dell’Ue, non tutti gli Stati sono trattati allo stesso modo”, ha commentato in una nota la presidente Natasa Pirc Musar.

Chiamati a riunirsi intorno alle 16 all’Eliseo, anche il presidente del Consiglio europeo, la presidente della Commissione europea e il segretario generale della Nato. “Questa riunione – informa una nota della presidenza francese – mira ad avviare consultazioni fra i dirigenti europei sulla situazione in Ucraina e sui temi della sicurezza in Europa”. L’Eliseo aggiunge che i lavori “potranno prolungarsi in altri formati, con l’obiettivo di riunire tutti i partner interessati alla pace e alla sicurezza in Europa”. Non sono previste conferenze stampa o dichiarazioni ufficiali alla fine della riunione

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