La disadattata che scrive per Repubblica vuole abolire i Lego, Giuseppe Cruciani la spenna in diretta

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La minorata che scrive per Repubblica seppellita da Giuseppe Cruciani (VIDEO)

La furia ideologica sinistra si è scagliata anche contro i ‘Lego’: i mattoncini sarebbero dei pericolosissimi strumenti orditi per scolpire nella mente dei bambini che “l’eterosessualità è la norma”

Se non l’avessero messo nero su bianco sarebbe stato anche difficile da credere. La furia ideologica della sinistra si è abbattuta anche sui ‘Lego’. Era davvero difficile da pensare. Solo raffinate “menti superiori” – in effetti – sarebbero potute arrivare ad etichettare come “eteronormatori” degli innocenti e simpatici giochini per bambini. L’ultimo delirio è quello che si è scagliato sui mattoncini ‘Lego’ al Museo della Scienza di Londra.

La mostra del delirio

Li abbiamo sempre visti come degli innocenti mattoncini per immaginare e provare a realizzare le più disparate costruzioni. Ma nel tour autoguidato denominato “Vedere le cose in modo queer” (Seeing Queerly), ideato dal Gender e Sexuality Network del Museo della Scienza di Londra, i mattoncini ‘Lego’ diventano dei pericolosissimi strumenti orditi per scolpire nella mente dei bambini che “l’eterosessualità è la norma”.

Si legge sulla pagina della mostra, sul sito ufficiale del ‘Museo della Scienza di Londra’, che i ‘Lego’ sarebbero la rappresentazione plastica della “eteronormatività (l’idea che l’eterosessualità e il binarismo di genere maschile e femminile siano la norma e tutto ciò che ne esce è insolito) che modella il modo in cui parliamo di scienza, tecnologia e del mondo in generale”.

L’ideologia gender si abbatte anche sui ‘Lego’

Un delirio senza capo né coda. L’ennesimo delirio di una sinistra accecata dalla furia ideologica che riesce, finanche, ad abbattersi su un gioco per bambini, immaginandosi cose che ai bambini non balenerebbero nemmeno tra i più remoti pensieri.

Secondo questi folli andrebbero censurati tutti i ‘Lego’ perché “hanno parti maschili e femminili fatte per accoppiarsi l’una con l’altra”. Una deriva della pericolosa ideologia gender, come denuncia anche la giornalista Hoara Borselli in un video pubblicato sul sito del quotidiano ‘Il Giornale’.

Normalmente, quando uno entra in un museo si aspetta di essere accolto dall’arte, di immergersi nella cultura e di uscirne più arricchito. In questo caso, tuttavia, chi ha visto la mostra si è trovato costretto ad assistere a un’indecorosa rappresentazione che vorrebbe censurare i ‘Lego’ perché omofobi: una follia senza fine che non poteva che essere frutto della sempre più pericolosa ideologia di genere.

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