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LO ZAR DEI CONFINI DI TRUMP, IL PAPA PENSI ALLA SUA CHIESA
(ANSA) – WASHINGTON, 11 FEB – Il Papa dovrebbe “concentrarsi sulla Chiesa cattolica e lasciare che ci occupiamo noi dei confini“: lo ha detto lo ‘zar dei confini’ di Donald Trump, Tom Homan.
LO ZAR DEI CONFINI USA,’IL VATICANO HA UN MURO INTORNO…’
(ANSA) – WASHINGTON, 11 FEB – Il Papa “vuole attaccarci perché proteggiamo i nostri confini? Ha un muro attorno al Vaticano, giusto? (…) E noi non possiamo avere un muro attorno agli Stati Uniti”: lo ha detto lo zar dei confini di Donald Trump, Tom Homan, durante un breve scambio con i giornalisti alla Casa Bianca, dopo le dure critiche del pontefice alle espulsioni dei migranti negli Stati Uniti.
Il Papa attacca il piano di Trump sui migranti. E l’amministrazione Usa ribatte
Papa Francesco ha criticato le deportazioni di massa dei migranti decise dall’amministrazione Trump. In una lettera rivolta ai Vescovi degli Stati Uniti, il Pontefice ha condannato le politiche del presidente Usa nei confronti dell’immigrazione illegale e invitato i cattolici e le persone di buona volontà a “non arrendersi a narrazioni che discriminano e creano inutili sofferenze ai fratelli e alle sorelle migranti”.
Il Papa sceglie di manifestare le sue contrarietà e perplessità nella lettera ai vescovi in cui afferma: deportare le persone lede la dignità. Sulla politica americana avverte: “uno Stato di diritto protegge tutti, se ci si basa sulla forza si inizia male e si finisce male”.
Il Santo Padre ha da tempo fatto della tutela dei migranti una priorità chiedendo che i Paesi accolgano, proteggano, promuovano e integrino coloro che fuggono da conflitti e povertà.
La lettera di Papa Francesco
Nella lettera inviata ai vescovi Usa, Francesco ha spiegato di aver seguito da vicino la “grande crisi che si sta svolgendo negli Stati Uniti con l’avvio di un programma di deportazioni di massa” e che, a suo avviso, la “coscienza giustamente formata non può non esprimere un giudizio critico”.
Il Santo Padre, pur riconoscendo il diritto di una Nazione di difendersi e mantenere le comunità al sicuro da coloro che hanno commesso crimini violenti o gravi mentre erano nel Paese o prima dell’arrivo, ha specificato che “l’atto di deportare persone che in molti casi hanno lasciato la propria terra per motivi di estrema povertà, insicurezza, sfruttamento, persecuzione danneggia la dignità di molti uomini e donne e li pone in uno stato di particolare vulnerabilità e impotenza”.
Il Papa ha lanciato un appello a tutta la comunità cattolica perché accolga i migranti: “Con carità e chiarezza siamo tutti chiamati a vivere in solidarietà e fraternità, a costruire ponti che ci avvicinino sempre di più, a evitare muri di ignominia”.
La risposta dell’Amministrazione Usa
Il Papa dovrebbe “concentrarsi sulla Chiesa cattolica e lasciare che ci occupiamo noi dei confini”, ha detto lo ‘zar dei confini’ di Donald Trump, Tom Homan. Scelto come nuovo responsabile della frontiera degli Stati Uniti.
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Una commedia comica: Trump finora ha reimpatriato quattro gatti… nei primi giorni ne fece arrestare circa mille al giorno, facendone molta pubblicità, ma nelle ultime settimane gli arresti sono crollati a circa 300 al giorno su 11 MILIONI di immigrati illegali da reimpatriare.
Trump come Meloni, stanno soltanto facendo dello spettacolo, per INGANNARE i loro elettori, poi di soppiatto, in silenzio, Trump fa entrare come regolari 1 MILIONE di tecnici indiani all’anno, perchè costano meno alle aziende dei tecnici americani (come i “flussi” della Meloni).
Bergoglio riesce a non ridere affermando, da dietro le mura Vaticane, che le mura (degl’altri) devono essere abbattute.