Faceva ironia sugli effetti avversi: al posto del veglione gli hanno fatto il funerale. Aveva solo 46 anni: fulminato da un turbo cancro

Così era soprannominato Mario Lo Surdo, di 46 anni, ucciso da un male incurabile. Con la batteria e la passione musicale  «Dj Lox» era  diventato un deejay per matrimoni, feste private e speaker radiofonico.  «Ciao Mario, compagno nell’indimenticabile Jesus Christ Superstar, vissuto con il magico suono della tua batteria. Suona ancora da lassù per tutti noi». Così l’ha ricordato la Compagnia Giovane Teatro di Vanzago.

Mario Lo Surdo

Frequentando l’Oratorio San Giuseppe, Mario, batterista dall’età di nove anni,  costituì, nel 1992, un complesso musicale con altri quattro coetanei.  Si chiamò «Gamma»  con le iniziali dei nomi dei cinque membri. Mario Lo Surdo si trovò a suonare con le chitarre di Andrea Ghitti e di Alessandro Giampieri e con il basso di Guido Sangiovanni, il “G” dei “Gamma” e la voce di Massimiliano Tollin. «Mario è stato un grande batterista» ricorda  Guido Sangiovanni (ex sindaco di Vanzago) che dal 1992 al 2007 è stato nel complesso musicale.

Gli Europe e la batteria

Sul piazzale del Santuario all’uscita della bara di Mario gli amici hanno diffuso la canzone «The Final Countdown» di «Europe» che tanto piaceva a Mario. E’ stato anche diffuso il suono della batteria suonata dallo scomparso. Riposa ora nel cimitero di Vanzago.