Faremo tagli a sanità, scuola e trasporti e non dovrete romperci le palle: le allucinanti parole del capo della Nato che nessun Tg ti ha raccontato

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di Paolo Cagnoni per The Social Post

Le parole del segretario generale della Nato Mark Rutte sono preoccupanti, e non solo sul fronte dei conflitti in corso in tutto il mondo. Ma anche da un punto di vista economico, viste le crescenti difficoltà affrontate dai cittadini che si trovano a fronteggiare una violenta diminuzione del potere d’acquisto e un costante aumento dei prezzi. In uno scenario simile, le parole di Rutte suonano stonate: “L’Europa spende il 25% del suo Pil per il Welfare“, ha detto il segretario. “Deve tagliare parte di questa spesa e investire nel settore militare“.

Dire ai cittadini che i servizi, già colpiti dai tagli sociali di questi anni, devono essere ulteriormente ridotti – pensiamo solo a sanità, scuola, trasporti – per produrre armi non sembra un’impresa semplice per nessun leader politico del nostro continente. Rutte lo ha detto a chiare lettere: “L’Europa si prepari per la guerra“. Ma le opinioni pubbliche dei Paesi dell’Unione sarebbero disposte a seguire la Nato e gli Usa in una guerra che verrebbe combattuta principalmente in Europa? Sono a molti ad avere avere dei dubbi.
La sicurezza europea, in ogni caso, è al centro delle preoccupazioni del segretario generale della Nato che, in un incontro con il Carnegie Europe a Bruxelles, ha lanciato un allarme sulla preparazione dei Paesi dell”Alleanza per i prossimi anni. “Non siamo in guerra, ma non siamo nemmeno in pace“, ha dichiarato Rutte, sottolineando come la situazione attuale richieda una riflessione profonda sulla sicurezza collettiva.
Il leader della Nato ha dichiarato che, sebbene non vi siano minacce imminenti agli alleati, la deterrenza in atto funziona, ma esistono forti preoccupazioni per il futuro. “Mi preoccupo per il futuro, non siamo pronti per quello che può accadere tra 4-5 anni“, ha continuato Rutte, avvertendo che la situazione geopolitica sta evolvendo rapidamente e l’Europa deve prepararsi a scenari che potrebbero risultare più complessi e pericolosi.

In particolare, il segretario generale ha messo in evidenza che il pericolo arriva “velocemente”, e che eventi come quelli che stanno accadendo in Ucraina potrebbero verificarsi anche sul suolo europeo. “Possiamo prevenire una guerra sul territorio della Nato, ma dobbiamo passare a una mentalità di guerra“, ha affermato, sollecitando un cambiamento nelle politiche di difesa e sicurezza. Rutte ha quindi ribadito l’importanza di un aumento delle spese militari, considerando che le risorse attualmente disponibili potrebbero non essere sufficienti ad affrontare sfide future di dimensioni e complessità crescenti.

Il messaggio di Rutte giunge in un contesto di crescente incertezza e tensione internazionale, dove le alleanze della Nato potrebbero dover fare fronte a nuove minacce, sia sul piano convenzionale che in ambito cibernetico e informatico. La sua chiamata all’azione è un segnale che l’Europa dovrà prepararsi a rispondere a eventuali crisi con maggiore determinazione e investendo più risorse nella spesa militare.

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  1. Nemmeno un ubriacone potrebbe essere d’accordo con questo imbecille burattino invalido civile senza pensione perché già strapagati. Armiamoci e partite?

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