Ucraina, Macron esce allo scoperto: anche lui gioca sporco contro Trump e autorizza Kiev a lanciare i suoi missili contro la Russia

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Estratto dell’articolo di www.lastampa.it

Non ci sono “linee rosse” per quanto riguarda il sostegno all’Ucraina, da parte della Francia, ha detto il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, in un’intervista alla Bbc, aggiungendo che l’Ucraina potrebbe anche schierare missili francesi a lungo raggio contro la Russia “secondo la logica dell’autodifesa”.

Tuttavia non ha voluto confermare se le armi francesi fossero già state utilizzate. Infine, alla domanda se potrebbero essere schierate anche truppe francesi, il ministro ha risposto che “nessuna opzione è esclusa”: “Ogni volta che l’esercito russo avanza di un chilometro quadrato, la minaccia si avvicina di un chilometro quadrato all’Europa”, ha sottolineato Barrot.

Ucraina, anche da Francia ok per missili a lungo raggio contro la Russia, Mosca arruola yemeniti dopo i nordcoreani

tratto da Il Giornale d’Italia

Anche dalla Francia arriva l’ok all’Ucraina per l’uso di missili a lungo raggio Storm Shadow contro la Russia. Nonostante Putin abbia apertamente parlato di “guerra globale” in un discorso da 7 minuti, l’Occidente continua a provocare, e così dopo il via libera di Usa e Gran Bretagna arriva anche quello di Parigi. Così il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot: “Non ci devono essere linee rosse quando si tratta di sostegno all’Ucraina“. La Russia passa al contrattacco e dopo aver arruolato circa 10mila soldati nordcoreani, arruola anche gli yemeniti.

Ucraina, anche da Francia ok per missili a lungo raggio contro la Russia

La Francia dà l’ok all’Ucraina per l’uso di missili a lungo raggio contro la Russia. Per il ministro tutto ciò rientra nella logica dell'”autodifesa“. Il principio è stato stabilito ed i nostri messaggi al presidente Zelensky sono stati ben accolti“. Ma l’aspetto più pericoloso in termini di escalation di questa vicenda è un altro. Il ministro francese non ha escluso l’invio di truppe francesi in territorio russo.

Tutto ciò avviene a circa due mesi dall’insediamento di Trump alla Casa Bianca. Una data che potrebbe risultare decisiva per la fine del conflitto, visto che lo stesso Zelensky ha recentemente dichiarato di essere pronto ad ascoltare il piano degli Usa.

Continua il ministro: “Sosterremo l’Ucraina con la stessa intensità e per tutto il tempo necessario. Perché? Perché è la nostra sicurezza ad essere in gioco. Ogni volta che l’esercito russo avanza di un chilometro quadrato, la minaccia si avvicina di un chilometro quadrato all’Europa“, ha concluso, suggerendo che i Paesi occidentali debbano aumentare la loro spesa per la difesa.

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