“Il proletariato non copula? Pensa solo alla Ztl? Gli operai di Berlinguer o il carro al gay pride della Schlein? Scelgo il primo“, ha scandito Rizzo quando Parenzo gli ha chiesto un commento sulle sue affermazioni.Ā “Berlinguer non l’avrebbe mai detto. Sono inorridito. Sono frasi omofobe in stile Vannacci. Difende pure il generale”, ha replicato Parenzo.Ā “Se io avessi una figlia e a scuola di mia figlia facessero i corsi per in trans, andrei io lƬ. Basto io. Se toccano i miei figli, divento cattivo. I fluidi? Se uno dice ‘guardate, mi piace la gn***a, ĆØ omofobo e violento”, ha affermato.
“Qualunque discriminazione sul sesso, va colpita duramente, ma se mi venite a dire che c’ĆØ una sorta di obbligo, mi dĆ noia. Quelle centrali culturali che instillano questa vicenda sono quelli della guerra, quelli del green, quelli del cappotto termico”, ha continuato l’ospite. Pienamente d’accordo Giuseppe Cruciani, che mai ha nascosto il suo punto di vista sull’argomento. “Marco Rizzo ministro della Cultura”, ha quindi proposto. “Io lo farei il ministro della Cultura”, ha replicato il coordinatore di “Democrazia sovrana e popolare”.
QUI L’INTERVENTO INTEGRALE (VIDEO)
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