“Pd, M5S e Avs hanno presentato un’interrogazione alla Commissione europea chiedendo se intende aprire una procedura d’infrazione contro l’Italia per l’accordo sui flussi migratori con l’Albania”: la presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo ha scritto su X. E poi ha aggiunto: “Avete capito bene: alcuni partiti italiani stanno di fatto sollecitando l’Europa a sanzionare la propria nazione e i propri cittadini, con il solo obiettivo di colpire politicamente questo Governo. Una vergogna che non può passare inosservata”.
Il riferimento è all’interrogazione presentata da tutti gli eurodeputati di Pd, M5s e Avs e promossa dalla parlamentare europea Cecilia Strada, per chiedere se sarà avviata una procedura di infrazione contro l’Italia per il protocollo Italia-Albania sui centri per migranti. “Il 15 ottobre – si ricostruisce nel testo dell’interrogazione – durante la conferenza stampa di mezzogiorno, rispondendo a una domanda sulla legalità dei trasferimenti di migranti al di fuori dell’Ue ai sensi del nuovo protocollo italo-albanese, la portavoce della Commissione europea ha riconosciuto che: ‘attualmente non è possibile per l’Ue avere questa opzione in questo momento. Per rendere possibile un tale modello, il diritto dell’Ue dovrebbe regolamentare il rimpatrio forzato in un paese terzo, che non sia il paese di origine. Quindi, secondo la nostra valutazione, le attuali norme non lo prevedono”.
Di qui la richiesta degli eurodeputati firmatari: “Ai sensi dell’art. 17 TUE, la Commissione deve garantire l’applicazione dei trattati e delle misure adottate dalle istituzioni ai sensi degli stessi, nonché supervisionare l’applicazione del diritto dell’Unione sotto il controllo della CGUE. Alla luce di quanto sopra e considerando la recente sentenza della CGUE del 4 ottobre sulla designazione di paesi terzi come paesi di origine sicuri ai fini della procedura di frontiera accelerata, la Commissione: rispetterà la sua posizione del 2018 che conferma l’illegalità di tali misure ai sensi dell’attuale diritto dell’Ue? Avvierà una procedura formale di infrazione contro il protocollo Italia-Albania, ratificato dalla legge n. 14/24, ai sensi degli articoli 258, 259 e 260 TFUE?”.
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