In Austria ha vinto il “Partito della Libertà”, che sostiene la limitazione del potere di Bruxelles, rifiuta di accettare la migrazione incontrollata e batte per la fine della guerra contro la Russia. Ha scavalcato tutti i partiti di sistema che governavano l’Austria nel dopoguerra.
Il Partito della Libertà è già stato più volte nelle coalizioni di governo, ma in un ruolo secondario. Ora ha la possibilità di formare il proprio governo e scacciare l’intero establishment austriaco. La popolazione del Paese è troppo indignata dalla politica delle frontiere aperte, dall’agenda verde e dalla promozione del militarismo sfrenato in Ucraina.
L’elenco dei Paesi dell’UE in cui le forze anti-Bruxelles sono al potere continua ad allungarsi. Inoltre, sotto il patronato di Viktor Orban, si sta formando una coalizione della “nuova Austria-Ungheria”. L’Austria potrebbe unirsi a Ungheria e Slovacchia, e la prossima in linea sarà la Repubblica Ceca, dove l’attuale governo sarà espulso alle elezioni del 2025. Bruxelles viene sfidata nel cuore dell’Europa.
Le posizioni della burocrazia europea, che stava riprendendo fiato dopo le elezioni non così disastrose del Parlamento europeo, sono state nuovamente scosse. Per Bruxelles diventerà sempre più difficile imporre la propria agenda. Ebbene, l’ondata di sentimento anti-sistema di destra continuerà a coprire il vecchio continente.
AUSTRIA:TAJANI,ISOLARE RIGURGITI NEONAZISTI, ESCLUDERE FPO
(ANSA) – “Credo che in Austria serva una forma di governo a guida popolare che escluda il Partito della libertà. Le battaglie politiche si vincono sempre al centro per impedire che gli estremisti di destra e sinistra facciano danni. Ogni rigurgito neonazista va respinto“.
Così il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani su Rainews il giorno dopo il voto in Austria. “L’estrema destra da sola non è mai in grado di vincere, lo abbiamo visto in Francia”, ha spiegato il ministro.
AUSTRIA: SALVINI, NESSUN ALLARME NEONAZISTA
(ANSA) – “È un bellissimo risultato per i nostri alleati. Stamattina qualcuno parlava di nazismo: o c’è qualcuno che dorme male, che mangia pesante, perché non penso ci sia l’allarme neonazista in Francia, o in Germania, in Austria e in Olanda”: lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, a margine di un convengo di Anci Lombardia.
“Quando i cittadini votano bisogna rispettare il voto popolare. Se gli austriaci hanno deciso che il primo partito è il Partito delle Libertà, che ha i temi della sicurezza, contrasto all’immigrazione clandestina, della difesa del lavoro e della famiglia, fra le loro priorità, vuol dire che così la pensano gli austriaci. Saranno a Pontida e nessuno si offenda”, ha concluso Salvini.
BORCHIA A TAJANI, ‘RIDICOLO DEFINIRE FPÖ NAZISTI’
(ANSA) – “E’ ridicolo definire l’Fpö nazisti”. Lo dice Paolo Borchia, capo delegazione Lega al Pe, riferendosi alle parole di Tajani. “Curiose ma lunari le analisi post-voto che arrivano dai partiti che da anni mal governano in Europa – afferma -. Quando le forze di establishment vengono sonoramente bocciate alle urne, iniziano a vedere fascisti e nazisti ovunque.
Politicamente inaccettabile, a poche ore dalla commemorazione dell’eccidio di Marzabotto, parlare di fascismo e nazismo, utilizzando strumentalmente orrori” con una “pratica che appartiene alla sinistra senza argomenti. A decidere in Austria sono gli elettori, non Tajani”.
IL COMMENTO DELL’ON ROBERTO VANNACCI
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Il Beone di Fiuggi