di Gabriele Angelini per The Social Post
Sono tra i prodotti più amati dagli italiani, nonché tra i più versatili, e in cucina vengono utilizzate in centinaia di modi. Forse è anche per questo che nel corso degli ultimi anni le zucchine le troviamo in ogni periodo dell’anno. Si è cercato, infatti, di “allungare” loro la vita. Però questo non è un bene, e anzi, bisogna fare attenzione alle zucchine fuori stagione, perché nascondono non poche insidie per i loro consumatori. Girando in inverno tra i banchi del supermercato, vi sarete chiesti: “Ma come fanno a esserci le zucchine a gennaio?”. Ebbene, domanda legittima. Cosa c’è dietro? Comprendere l’importanza della stagionalità dei prodotti ortofrutticoli è molto importante per la nostra alimentazione e per la nostra salute. Le zucchine, nel caso specifico, sono tipiche della stagione estiva, con una massima produzione tra i mesi di giugno e settembre.
Le zucchine fuori stagione vengono coltivate in condizioni non del tutto naturali. Nella “migliore” delle ipotesi si tratta di serre riscaldate, nella peggiore di pratiche intensive e l’utilizzo di improprio e sproporzionato di pesticidi ed altri prodotti chimici. Come spiegano gli esperti al blog del Gruppo Generoso, “per crescere fuori stagione, devono affrontare condizioni climatiche avverse rispetto a quelle a cui sono abituate, come il freddo e la ridotta presenza della luce solare”.
E allora ecco che arriva l’”aiuto” dell’uomo, con pesticidi e fertilizzanti chimici in quantità maggiore rispetto alle coltivazioni di stagione.
Le zucchine appariranno così in apparenza perfette, anche a febbraio, ma in realtà sono piene di sostanze chimiche potenzialmente dannose per la nostra salute. Inutile dire, perché vi sarà capitato di provarle, che il sapore è pressoché nullo. Questo discorso, ovviamente, vale anche per tanti altri prodotti, è dunque importante seguire la stagionalità di questi prodotti per gustarli al meglio e non farsi male.
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