POLITICO,OK A USO ARMI CONTRO RUSSIA APRE STRADA A ATACMS
(ANSA) – Gran Bretagna e Stati Uniti si preparano con il vertice di oggi alla Casa Bianca ad attraversare il Rubicone nella guerra in Ucraina discutendo i piani per consentire a Kiev di colpire obiettivi all’interno della Russia con missili forniti dall’Occidente.
Secondo Politico, l’accordo potrebbe essere confermato questo mese davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, quando i leader mondiali tra cui Biden e Starmer si riuniranno a New York. Secondo gli esperti militari il via libera all’uso dei missili britannici potrebbe anche aprire la strada agli ucraini per lanciare l’Atacms, il sistema missilistico balistico tattico Usa.
PUTIN: SE CI COLPISCONO MISSILI NATO, È GUERRA
Estratto dell’articolo di Giuseppe Agliastro per “la Stampa”
Se i Paesi occidentali daranno all’Ucraina il permesso di lanciare missili a lunga gittata in territorio russo, questo significherà che i «Paesi Nato combattono con la Russia», e Mosca prenderà «decisioni appropriate».
Mentre Usa e Gran Bretagna discutono se cancellare i limiti all’uso in Russia dei loro razzi Atacms e Storm Shadow da parte delle truppe ucraine, Vladimir Putin lancia loro un duro avvertimento. E lo fa con parole di fuoco, sostenendo che «i compiti di volo» di questi missili possano essere «assegnati solo dai militari dei Paesi Nato» e che quelli ucraini «non siano in grado di farlo».
Nuove pericolosissime tensioni che arrivano proprio nelle stesse ore in cui le autorità russe annunciano di aver inserito nella loro lista dei ricercati l’inviata della Rai Stefania Battistini e altri reporter occidentali accusandoli di «attraversamento illegale della frontiera» per aver seguito l’offensiva ucraina nella regione russa di Kursk.
Secondo fonti dell’Ansa, anche l’operatore Rai Simone Traini sarebbe tra i ricercati in quello che appare come l’ennesimo schiaffo del regime di Putin alla libertà di stampa.
E mentre la Farnesina annuncia di aver convocato l’ambasciatore russo, la Croce Rossa denuncia una chiara e gravissima violazione del diritto internazionale: un raid contro un suo convoglio umanitario nell’Est dell’Ucraina, un attacco in cui – fa sapere – hanno perso la vita tre suoi operatori, mentre altri due sono rimasti feriti.
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