La signora Cinzia Dal Pino, responsabile dell’omicidio del 47enne Said Malkoun avvenuto nella notte del 9 settembre a Viareggio, si trova agli arresti domiciliari. Ma a interessarsi della vicenda ora sono anche le sorelle dell’uomo che da Casablanca hanno parlato mercoledì pomeriggio in un’intervista in diretta all’emittente ChoufTv trasmessa via Facebook: “Chiediamo giustizia per nostro fratello, Cinzia Dal Pino deve rimanere in carcere”. (VIDEO)
Una delle donne stringe tra le mani la foto del fratello defunto, e tutte si dicono sconvolte dopo aver visto il video registrato dalle telecamere di sorveglianza in cui si vede la sequenza dell’omicidio. Cinzia Dal Pino, infatti, dopo avere investito il 47enne, perché derubata della sua borsetta, è passata sul corpo dell’uomo per almeno altre tre-quattro volte. “Temiamo – dice – che questo caso finisca nel dimenticatoio. Mio fratello era una persona comune, come tante. Abbiamo paura che proprio per questo non ci sia giustizia. Chiediamo l’intervento delle massime autorità marocchine, compreso il re, affinché vigilino sulla situazione“.
Ma non solo. La donna si rivolge anche alla comunità marocchina in Italia, affinché si continui a mantenere l’interesse sulla vicenda. L’uomo era irregolare sul territorio ed era noto a Viareggio per i numerosi furti di cui si era reso responsabile. “Era una brava persona, tutti coloro che lo hanno conosciuto lo confermano”, dice una delle sorelle. “Quella donna lo ha investito per quattro volte nonostante avesse visto le sue condizioni. E’ andata via senza pietà, senza chiedere aiuto”. Per le donne “Neanche un animale si ammazza in questo modo”.
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Caso controverso, ma si dice: “male non fare paura non avere”, se questa persona non era un ladro e si fosse comportato bene ora sarebbe vivo. Si aspettavano un premio dopo il furto? Dopo che tu ti comporti più volte da delinquente, rubi e ci rimetti le penne o ti succede qualcosa di brutto di chi è la colpa? È solo tua! Te la sei cercata, punto.
Per non parlare poi di come funziona male la giustizia in Italia in questi casi specifici, troppo lieve con queste persone che delinquono ripetutamente senza che venga fatto nulla di concreto per sopprimere il problema in maniera severa e radicale. E poi ci dovremo stupire se la giustizia fai da te aumenta…
Quale giustizia chiedete? La vostra, al vostro fratello, avrebbe tagliato le mani e poi la borsa non l’avrebbe potuta rubare alla signora. L’impunita’ porta alla esasperazione e quindi alla vendetta, potevate far restare il vostro “bravo” fratello in Marocco….
Anni addietro lasciavano tutto per correre nel Montana alla ricerca dell’oro. Oggi, con le moderne tecnologie, basta un appello pubblico.