E ciò ha causato qualcosa di veramente inusuale. A causa del vento si è formata una vera e propria tempesta di mutande e reggiseni, che ha fatto scatenare gli utenti, i quali hanno lanciato un hashtag diventato subito molto popolare: #crisidellabiancheriaintima. E le testimonianze dei residenti ci hanno fatto capire maggiormente la portata dell’evento. E non sono mancate le polemiche.
Dopo la tempesta, che ha fatto volare mutande e reggiseni oltre ad altri capi di abbigliamento, sul web c’è chi ha dichiarato tra gli abitanti testimoni del fatto: “Sono appena uscita e all’improvviso ha iniziato a piovere forte e la biancheria intima è caduta dal cielo“. Un altro ha scelto l’ironia: “In realtà è piuttosto romantico. Potresti persino raccogliere la biancheria intima della persona che ti piace mentre fai una passeggiata per strada”. (VIDEO)
Il forte vento di burrasca ha investito la città di Chongqing, in Cina, che conta la bellezza di 32 milioni di abitanti. Per più di sette giorni sulla megalopoli asiatica c’è stata un’enorme ondata di caldo, poi all’improvviso si è scatenata la tempesta. Pioggia e vento hanno colpito duramente ed è esplosa la protesta dei residenti, i quali accusano il governo di aver utilizzato l’inseminazione delle nuvole, con 200 razzi sparati, per permettere la caduta delle precipitazioni.
Il vicedirettore del Chongqing Weather Modification Office ha però affermato in conferenza stampa: “Ci sono sicuramente forti venti, ma sono stati causati da condizioni naturali. Le piogge artificiali non causeranno condizioni meteorologiche estreme”.
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